Amici: Lorella Cuccarini, lo sfogo su Alberto Matano de La vita in Diretta.
Lorella Cuccarini, oggi insegnante di Amici, ha lasciato La Vita in Diretta dopo appena un anno, e il suo addio ha fatto molto rumore. Prima di andarsene, la conduttrice ha pubblicato una lettera piuttosto polemica nei confronti di Alberto Matano.
Quell’esperienza ha talmente segnato Lorella, che in un’intervista concessa a Matteo Mancini, ha spiegato cosa fosse accaduto prima del suo approdo ad Amici di Maria De Filippi.
“Sono stata io ad andare da Maria - racconta la Cuccarini -, perché era un momento complesso, un momento in cui avevo lasciato un’esperienza che mi aveva lacerato, perché è stata molto difficile. Avevo voglia di parlare con qualcuno, con una persona con cui malgrado non conoscessi sentivo che avrebbe potuto ascoltare, ci sono andata solo per fare una chiacchierata in realtà. E poi parlando del più e del meno a distanza di tempo mi ha richiamato e mi ha detto ‘ma tu Amici lo faresti?’. Io le ho detto certo che sì, ed è così che è nata la nostra collaborazione. Maria è una prof fantastica. E anche una collega certamente, perché il rispetto che lei ha nei miei confronti è un rispetto da collega. Però Maria è una donna da cui imparare tantissimo, è una donna che c’è sempre, è una donna che sa stare davanti alle quinte, che sa stare dietro le quinte. Riesce sempre a dire la cosa giusta al momento giusto, non perde mai la pazienza”.
La lettera di addio di Lorella Cuccarini
Dopo anni dall’addio a La Vita in diretta, è spuntata la lettera, o meglio dei frammenti della lettera di saluti che la stessa Lorella Cuccarini scrisse ai suoi compagni di viaggio, escludendo Alberto Matano, con il quale non c’è più alcun rapporto. Riportiamo di seguito un piccolo estratto della lettera in questione.
“Cari compagni di viaggio, è arrivato il momento dei saluti, ma prima vorrei condividere con voi ciò che questa avventura ha rappresentato per me. È stata la mia prima volta in un programma quotidiano così complesso. Di programmi televisivi ne ho fatti tanti, ma una ‘macchina infernale’ come quella di VID non l’avevo mai guidata. La professionalità la diamo per scontata, il coraggio no… Malgrado tutto, mi ritengo fortunata per due motivi: perché in questi mesi ho avuto il privilegio di poter fare vero Servizio Pubblico e perché, in tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni. Niente al confronto di molte donne che hanno sperimentato questa realtà fin da subito senza avere neppure la forza di opporsi o di parlarne”.