A cura di Luisa Raia

L’Eredità, il noto programma di Rai 1 condotto da Flavio Insinna, gli ha dato visibilità e notorietà.

Quello di Massimo Cannoletta è infatti un volto e un nome molto familiare per i telespettatori italiani, che, nel corso del quiz show preserale della Rai, hanno imparato ad amare e tifare per il super campione.

Massimo Cannoletta è stato infatti uno dei concorrenti più “longevi” dell’Eredità, riuscendo a collezionare ben 51 puntate, durante le quali ha superato 21 ghigliottine, accumulando la ragguardevole cifra di 280.000 euro.

Una somma notevole che sarebbe stata ancora più alta se il coltissimo concorrente salentino non avesse deciso di abbandonare inaspettatamente la trasmissione, lasciando tutti, conduttore compreso, di stucco.

Era il 23 dicembre del 2020 e Massimo Cannoletta salutò tutti in trasmissione dicendo: “Vado, devo fare il presepe”, con la voce rotta dalla commozione

Ma il vero motivo per cui “il Google vivente” (così è stato ribattezzato Cannoletta) lasciò la trasmissione, è stato svelato soltanto qualche tempo dopo.

Perché Massimo Cannoletta ha lasciato l’Eredità

Massimo Cannoletta, dopo l’esperienza all’Eredità, è riuscito tuttavia a guadagnarsi uno spazio televisivo nella trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’.

Lo vediamo infatti ogni pomeriggio tra gli ‘affetti stabili’ del programma di Rai 1 condotto da Serena Bortone.

Nei weekend invece il super campione si trasferisce su Rai 2, nel ruolo di divulgatore culturale per la trasmissione ‘Citofonare Rai 2’, condotta da Paola Perego e Simona Ventura.

In un’intervista rilasciata al sito Libraio.it (mica un caso), Massimo Cannoletta ha spiegato il vero motivo che lo ha spinto ad abbandonare la trasmissione di Flavio Insinna.

Queste le parole del campione: “Avevo solo deciso che quel giorno avrei lasciato, ma non avevo avvisato nessuno. Ero reduce da due mesi a Roma da solo, dove la mia vita era: albergo, studi televisivi, albergo. Quando è arrivato il momento di andarmene, il 23 dicembre, mi sembrava brutto liquidare tutto con parole di circostanza. Ho guardato Flavio negli occhi, non volevo dire ‘mi ritiro e me ne vado’, e così ho scelto una formula più soft che mi è venuta spontanea in quel momento. Congedarmi mi è costato molto affettivamente, ma ero un po’ stanco”.

Il periodo a cui il campione leccese fa riferimento nell’intervista è quello in cui tutta Italia era nel pieno delle restrizioni dovute alla pandemia.

Di certo, vivere per due mesi quasi completamente isolato, nonostante i fasti televisivi, non deve essere stato per nulla facile.