Una storiella da libro cuore che vede come protagonista una pecorella.
L’animale era destinato al macello di Avellino, una sorte simile a quella di tanti altri della stessa specie.
Ma accade una cosa insolita. Una donna di Torre Annunziata, Rosamaria, animalista convinta e di cuore, viene a sapere, attraverso conoscenze comuni, della brutta sorte a cui era destinata la pecorella. Così prende contatti con il proprietario dell’animale. Pattuisce il prezzo e si fa accompagnare da un amico animalista, Giovanni, ad Avellino per prelevare la fortunata pecorella.
L’animale viene caricato in auto e portato in un terreno a Torre Annunziata, già rifugio di gatti e di altri animali da cortile.
Ora pascola serenamente sgranocchiando tutto il giorno verdura e dormendo su un soffice giaciglio di paglia. Ed è diventata la mascotte dei bambini che le fanno visita ogni tanto e a cui hanno dato il nome di Rosetta, un po’ per ricordare l’”angelo” che le ha salvato la vita.