Non è stato un esordio dei migliori quello della maggioranza del sindaco Corrado Cuccurullo nel primo consiglio comunale. L’elezione di Davide Alfieri (Torre Libera) a presidente dell’Assise ha visto la defezione di cinque consiglieri comunali di maggioranza (3 del Pd, 1 di Più Europa, 1 di P&D). Il quorum si è raggiunto grazie a cinque voti delle forze politiche di “opposizione”, le stesse che hanno sostenuto il candidato sindaco Carmine Alfano nella scorsa elezione.
Il Partito democratico aveva ampiamente anticipato la sua contrarietà alla proposta del sindaco, preferendo sullo scranno più alto di Palazzo Criscuolo una donna, anche in considerazione della cospicua rappresentanza del gentil sesso in consiglio comunale (9 consiglieri su 15). Ma la sua proposta è caduta nel vuoto.
Per chiarire bene la sua posizione, e al fine di evitare strumentalizzazioni, il Partito Democratico ha diramato un comunicato a firma della maggioranza del Direttivo.
Il comunicato
“Il Pd - si legge - continuerà a battersi affinché gli impegni assunti in campagna elettorale vengano rispettati, perché vi sia piena e doverosa coerenza con quanto affermato. Questo è uno dei presupposti della buona politica, che può essere passata, recente o attuale; perché la buona politica ha come principale elemento la coerenza. Abbiamo proposto, in questi giorni, una rivoluzione “non aggressiva”, coerente con quella rigenerazione politica indispensabile dopo le vicende dell’ultima consiliatura.
L’idea - continua la nota - era di eleggere una donna come Presidente del Consiglio Comunale perché mai nell’Assise torrese ciò è accaduto. Una donna capace, credibile e competente, in grado di raccogliere il consenso anche dell’opposizione. Le potenziali candidate vi erano ma non sono emerse tempestive disponibilità. L’assenza di tali disponibilità, tuttavia, non poteva costringerci a far votare per un candidato che, a nostro giudizio, non andava nel senso della rigenerazione politica.
Nessun pregiudizio o contrapposizione personale, semplicemente la constatazione che la proposta non era coerente con quanto affermato in campagna elettorale. Per questa ragione, insieme ad altri gruppi della maggioranza - prosegue il comunicato - abbiamo deciso di non far votare il consigliere Alfieri. Era importante ribadire che gli impegni con il corpo elettorale vanno mantenuti e affermare il principio che le proposte vanno discusse e non imposte. In ogni caso, il Consiglio Comunale è sovrano ed ha eletto Presidente il consigliere Alfieri: a lui vanno i migliori auguri di buon lavoro. Lo ha eletto con i voti determinanti (e non aggiuntivi) dell’opposizione. Per il PD questa dinamica è di natura istituzionale e va collocata su un piano diverso rispetto alle vicende del governo cittadino; chi, in queste settimane, ha mescolato i piani ha commesso un errore.
Infine, anche su altre scelte vi è una incomprensibile strumentalizzazione della posizione del Pd. Nessuno si propone di limitare l’autonomia del primo cittadino in ordine a scelte di sua stretta competenza; è altrettanto vero che nessuno può minare l’autonomia di giudizio dei partiti e dei gruppi consiliari. Sull’insieme di questi aspetti - conclude il comunicato - abbiamo semplicemente sollevato un problema di coerenza e di opportunità con un solo obiettivo: preservare la consiliatura da possibili rischi e consolidare il prestigio e la credibilità delle Istituzioni.
Questa è la nostra trasparente opinione di cui ci assumiamo la responsabilità”.