Come era ampiamente prevedibile, non c'è stata la sfiducia al sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione.
Dieci le firme raccolte per indire il Consiglio comunale e otto i voti a favore della sfiducia, con due astensioni. I consiglieri di opposizione Ciro Alfieri (nel suo intervento che riporteremo in un altro articolo, duro il suo attacco al Partito democratico) e Raffaele Izzo già non avevano firmato la mozione di sfiducia e hanno confermato in Consiglio la loro posizione: "Noi non siamo la stampella del Pd". Ai due si sono aggiunti i consiglieri Germaine Popolo e Mauro Iovane, la prima assente sin dall'inizio, il secondo ha abbandonato l'aula nel corso dei lavori.
Molti gli interventi dei consiglieri di opposizione, non tutti sulla stessa linea, però. Ma l'unico elemento comune a tutti, ad eccezione del consigliere Piccirillo, è stato l'attacco nei confronti del Pd (il capogruppo dei Democratici Francesco Colletto non è riuscito a parare i colpi che arrivavano da più parti), reo di essere la causa dei mali della città da un oltre un quindicennio. Interventi applauditi dalla stessa maggioranza.
Una seduta di Consiglio quasi plenaria con tre sole assenze, che alla fine ha visto rinnovare la fiducia al sindaco Ascione. Si andrà avanti, quindi, fino alla fine della consiliatura, a meno di un eventuale scioglimento anticipato del Consiglio da parte della Prefettura.