Sono ormai 15 giorni che il sindaco Vincenzo Ascione ha azzerato la Giunta comunale, dopo il grave episodio dell’arresto del dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Nunzio Ariano.
E’ inutile nasconderlo, la situazione è diventata molto pesante sia dal punto di vista politico che amministrativo. Era dai primi anni ’90 che il comune di Torre Annunziata non subiva l’onta di arresti eccellenti, anche se la Tangentopoli oplontina interessò più la classe politica di allora che i quadri dirigenti dell’Ente.
Come era prevedibile, l’opposizione, composta da 6 consiglieri comunali, in un documento congiunto ha chiesto le dimissioni del primo cittadino e invocato la Commissione di accesso - prerogativa della Prefettura - per “persistenti violazioni di legge, nonché l’impossibilità a garantire imparzialità e buon andamento dell’Amministrazione a causa di condizionamenti”.
Una richiesta scontata, l’opposizione deve svolgere il suo ruolo e cogliere al volo tutte le occasione per mandare a casa chi non la rappresenta.
Ma è altrettanto vero che Magistratura e Forze dell’ordine sono ancora nel pieno delle indagini e, al momento, non si sa se il “caso Ariano” sia stato un episodio isolato oppure faccia parte di un sistema in cui potrebbero essere coinvolte altre persone.
Nell’attesa degli sviluppi dell’azione giudiziaria, al sindaco non resta che programmare, insieme alle forze politiche che compongono la maggioranza, la formazione della nuova Giunta. Un esecutivo di alto livello, secondo la volontà del primo cittadino, fatto di uomini di esperienza politica ed amministrativa (nominare tecnici, quando manca meno di un anno e mezzo alla fine della consiliatura, non avrebbe senso) per fronteggiare le future sfide che attendono la città.
A tal proposito uno dei nomi proposti da Partito Democratico è quello dell'urbanista Stefania Caiazzo, già assessore al comune di Caserta, originaria di Portici, conoscitrice del territorio vesuviano e con un curriculum di tutto rispetto. Forse per trovare personalità politiche di tale livello potrebbe richiedere più tempo del previsto. Ma la situazione attuale, per nulla facile da gestire dopo la "scossa tellurica" del mese scorso, giustificherebbe il ritardo di qualche giorno per l'ufficializzazione del nuovo esecutivo.