A cura della Redazione
Veltroni fa il botto! Nelle primarie per la scelta del segretario nazionale del nascente Partito Democratico, Walter Veltroni ottiene a Torre Annunziata l82 per cento dei voti validi dei cittadini che si sono recati alle urne. Mentre ad Enrico Letta va solo il 9,5 e a Rosy Bindi appena l8,5. Il sindaco di Roma ha, nella nostra città, circa sette punti in più rispetto alla già altissima media nazionale che supera il 75 per cento dei consensi. E un plebiscito per lui, sostenuto da quattro liste: Campania Democratica, Nuovo Inizio per lItalia, Riformisti Coraggiosi e Ambiente, Innovazione e Lavoro che si aggiudicano rispettivamente 804, 758,688 e 421 voti, attribuendo così a Veltroni 2671 preferenze su un totale di 3245. I Democratici per Letta superano di poco la soglia dei trecento voti (303), mentre la lista Rosy Bindi, democratici davvero se ne aggiudica 271. A livello regionale, il candidato sostenuto ufficialmente da Bassolino e De Mita, e cioè Tino Iannuzzi, ottiene in Campania il 52 per cento dei voti ma a Torre Annunziata meno del 30, aggiudicandosi nella nostra città 961 voti. Superato da Salvatore Piccolo che, con oltre il 40 per cento dei consensi, raggiunge 1370 preferenze. Significativo il risultato di Alessandro De Franciscis con circa il 20 per cento delle preferenze e 647 voti, mentre Eugenio Mazzarella totalizza 336 voti (il 10 per cento) su 3314 validi. Prima lista, con 771 voti è Territori Protagonisti (Piccolo), seguita da Campania Democratica con 669 (Iannuzzi), Riformisti Coraggiosi con 647 (De Franciscis), Nuovo Inizio con 399 (Piccolo), Democratici per Letta con 336 (Mazzarella), Ambiente e Innovazione con 264 (Iannuzzi), Rinnovamento con 200 (Piccolo) e Diritti, Solidarietà e Territori con 28 (Iannuzzi). In totale hanno votato a Torre 3443 cittadini, dai sedici anni in su, unaffluenza molto alta che ha fatto registrare in alcune ore di punta, nelle sei sedi elettorali, file lunghissime di persone in attesa di esprimere la loro preferenza per la nascita del Partito Democratico e in stragrande maggioranza per Walter Veltroni come segretario nazionale. Insomma Abbiamo il leader, ora ci serve solo il partito, una frase riportata in una nostra vignetta pubblicata nel numero del 5 ottobre scorso e ripetuta, in unintervista, dopo aver conosciuto il risultato delle primarie, da Rosy Bindi. Un Partito Democratico con tante culture ma senza nessuna corrente, così ha affermato Veltroni nella prima conferenza stampa da neo segretario. Ma sarà così in Italia e soprattutto a Torre Annunziata? Si riusciranno a superare protagonismi, appartenenze a questa o a quellarea, desiderio di supremazia di una corrente o di un gruppo? E questa la principale scommessa del nascente Partito Democratico, per essere veramente degno del ruolo di prima formazione politica nella nostra città che ha, addirittura da sola, la maggioranza assoluta dei consiglieri comunali. Solo così la pianta dellUlivo crescerà sana e forte e potrà produrre buoni frutti. Anche perchè un partito che nasce per unire e per semplificare gli schieramenti politici non può essere diviso al proprio interno.
SALVATORE CARDONE