Scene che hanno fatto la storia come la fontana di Trevi venduta dal mitico Totò o fatti, soprattutto negli anni ’80, che hanno gettato ombre su Napoli. Parliamo di truffe. Basti pensare ai chiodi messi al posto delle sigarette comprate a prezzo stracciato dall’ingenuo turista che pensava di aver fatto l’affare o il mattone forato, una volta aperto la scatola, trovato invece dell’autoradio a cassette.
Storie vere ormai quasi dimenticate ma che a volte ritornano e che, nonostante il 2024 sia quasi al termine, mietono ancora vittime.
Siamo a piazza Garibaldi e i carabinieri della compagnia Stella sono impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio.
Ad attirare l’attenzione dei militari un gruppo di persone sul marciapiede che quasi occupavano la carreggiata. Pochi metri sono bastati per comprendere cosa stesse accadendo. “Uno, due, tre … questa o questa?” la frase tipica che spiega come si stia consumando una delle truffe più antiche del mondo: il gioco delle 3 campanelle.
Il tavolino è lì e anche le tre campane sono in bella mostra. Il “prestigiatore” è impegnato nel convincere i passanti mentre i 2 finti giocatori puntano banconote da 100 euro e vincono puntualmente. Le persone si avvicinano e osservano curiosi. Sembra la trama di un film o l’immagine presa da un dipinto di fine ottocento ma è la realtà, ed è attuale.
I carabinieri intervengono, fermano i 3 e sequestrano tutto tra lo stupore di qualche cittadino che si era fermato, forse sperando in qualche facile vincita. I tre sono stati denunciati per “esercizio abusivo di attività di gioco o scommessa”. Sequestrata la somma contante di 240 euro ritenuta provento del reato.