Consentitemi il paragone calcistico, ma è come se da quella doppia finale con il Genoa, nel 1924 il Savoia fosse uscito vincitore. Novantadue anni dopo, ancora rievochiamo quella partita, ma questa vittoria ha un sapore molto simile. E, parlando di pasta il sapore è tutto. Canna di fucile 2011 è il prodotto Setaro che è valso a Michele Cuomo, architetto e designer torrese, il prestigiosissimo ADI Compasso d’oro International Award: una forma di pasta (cilindrica, di lunghezza variabile) con rigatura elicoidale interna, proprio come erano le canne dei vecchi fucili. Innovazione di forma e di sostanza come si riassume nella motivazione del premio: “Nella pasta a ‘canna di fucile’ si fondono con equilibrio forma e funzione, design e gusto”.
E qui scatta la prima dedica a Torre Annunziata, alla sua Real Fabbrica d’Armi e ai macchinari di alta precisione meccanica a cui s’ispira la nuova trafila in bronzo premiata a Milano. E’ un po’ un omaggio alla memoria dello Spolettificio, visto che non si trova alcun progetto capace di garantire continuità e stabilità alla struttura che al proprio interno ancora conserva professionalità e strumenti ineguagliati, mentre nel proprio sottosuolo nasconde un patrimonio archeologico solo immaginabile.
Ma grazie a imprese come questa, soprattutto, si torna ad accostare stabilmente il nome di Torre Annunziata al concetto di pasta, cibo d’altissima qualità. Tanto da meritare una degustazione d’autore a Milano, con piatti inediti elaborati dallo chef del ristorante (torrese naturalmente)‘a pazziella. Canne di fucile Setaro proposte in tutte le varietà che la fantasia consente: dalle cozze infilate una a una nei cilindretti da due centimetri alla lardiata per avvolgere gli ziti lunghi, dalla tradizione delle nostre nonne.
Ho partecipato a un’anteprima, uno spettacolo per la gola e per gli occhi. Prima della vera festa, un gala del gusto organizzato nella settimana del Salone del Mobile, quando la creatività invade la più europea delle città italiane, dalla Fiera di Rho ai Navigli. Visto con gli occhi da immigrato, è la consacrazione del rapporto speciale che lega Milano a Torre. Con Michele Cuomo e Vincenzo Setaro celebrati come espressione dell’eccellenza d’Italia. La vittoria e la gloria spettano a loro, al genio testardo dell’architetto, alla testardaggine geniale dell’industriale. L’orgoglio di campanile resta a noi, dimostrazione che nulla è impossibile se ci credi.
E i torresi ci credono davvero.
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