A cura della Redazione
Scusate se insisto, ma limpressione resta che il distacco tra la politica e le esigenze della popolazione torrese può solo aumentare, altro che annullarsi. E questa voragine aperta rende impossibile qualsiasi sviluppo positivo per la città. Abbiamo bisogno di unità, direi quasi di unanimità, e invece ogni giorno spuntano divisioni. Non è assolutamente un caso se la maggioranza oggi somiglia molto alla lontana a quella scelta dallelettorato. E il risultato di mille fratture partite da una votazione quasi plebiscitaria che portò Giosué Starita allelezione.
Ho letto con attenzione sul sito di Torresette lintervista a Francesco Porcelli, persona che stimo e che considero tra le migliori espressioni che la politica locale possa avere espresso. Ha rifiutato lidea di golpe nella sfiducia subita, parla di normale dialettica interna: insomma, un discorso sensato e responsabile, se non fossimo in una situazione disperata dove ogni istante perso rappresenta unoccasione sfumata. Le elezioni del prossimo anno sono molto più vicine di quanto il calendario non indichi; occorre un programma, un uomo che lo interpreti e che lo approfondisca con una squadra che sia formata al più presto. Altrimenti assisteremo a un film già visto, alla replica di una storia cominciata benissimo e finita tra mille lacerazioni.
Unamarezza simile deriva dalla lettura degli interventi nel nostro blog: accanto a chi pone problemi concreti, guasti incredibili eppure riparabili, cè chi ripesca vecchie ruggini, antiche contrapposizioni che sarebbe bene superare e non rivangare. Anche questa è una forma di distacco dalla realtà, altrettanto pericoloso e assolutamente infruttuoso. In questo clima non ci saranno primarie che tengano: le divisioni si moltiplicheranno, negando al più nuovo (per lItalia) strumento di democrazia la sua stessa funzione.
E cominciata lestate che è anche la stagione delle parole, delle discussioni, dei dibattiti da spiaggia. Di solito sono spazi dedicati allevasione pura, al calcio e al gossip; ecco, questanno sarebbe utile se fossero anche dedicati al futuro della città e non alle guerre intestine di una comunità che di tutto ha bisogno, meno che di spaccature.
Scusate se insisto.
MASSIMO CORCIONE