A cura della Redazione
Cari partecipanti al forum di Torresette, lasciatevelo dire, con tutto il rispetto e laffetto possibili: siete davvero cattivissimi, impietosi, spietati. Il tiro al bersaglio nei confronti di Maria Elefante è ingiusto. Non entro nel merito della polemica sulla targa a Dino de Laurentiis e sulla titolarità delle iniziative collegate al novantesimo compleanno del cittadino torrese più famoso nel mondo. Quella polemica andava stoppata sul nascere: il botta e risposta aveva risolto la questione. Invece no, è stato un diluvio di commenti. Tutti legittimi, per carità, la libertà di espressione è sacrosanta, ma nessuno ha mai toccato la sostanza: le iniziative che per Torre e a Torre sono state intraprese negli ultimi mesi dallAssessorato alla Cultura, cioè da Maria Elefante. E questi sono dati incontestabili che la paternità di una targa non può mettere in discussione. Ma torno un attimo su De Laurentiis, splendido novantenne che festeggerà nella sua residenza messicana, dallaltra parte del mondo, il felicissimo traguardo. I rapporti con Torre Annunziata si sono molto sfilacciati nel tempo, la scomparsa della generazione di coetanei ha determinato un distacco colmato solo in occasione delle visite alla sorella Rosa. Lo stesso Aurelio, presidente del Napoli e erede di fatto del Grande Zio, ha un legame quasi inesistente con il luogo dorigine della famiglia. Eppure a me intriga molto la suggestione di uno spazio permanente dedicato al cinema e intitolato al produttore di tanti capolavori. Sarebbe un segnale significativo in una città che, una dietro laltra, sta perdendo tutte le sale, senza supplire alla perdita neppure con una rassegna estiva. Una lapide, collocata a distanza di anni, è stato il massimo fatto per onorare il ricordo di un altro grande, Michele Prisco, quando cera una scuola ancora senza nome da consacrare a uno dei protagonisti della letteratura del secolo scorso; assistere a una replica sarebbe deprimente. Altro che Provincia addormentata.
La missione-De Laurentiis Maria Elefante sarebbe ben fiera di portarla a termine. E tutti noi torresi saremmo molto lieti di salutarne il successo. Per una volta senza polemiche.
MASSIMO CORCIONE