“Da ragazza frequentavo presso i Salesiani i miei amici appassionati di teatro come me, recitavo in compagnie amatoriali, lo consideravo un gioco e un modo di coltivare un nuovo interesse. Poi questa passione si è trasformata con il tempo in professione”.

Comincia così l’intervista con Gea Martire, torrese doc, attrice di teatro, ma anche di televisione e cinema.

L'adolescenza di Gea Martire

«Sono nata a Torre Annunziata in via Cavour, ho frequentato la scuola elementare e media nel centro storico - afferma Gea - , poi mi sono diplomata al liceo classico. I miei genitori erano anche loro appassionati di teatro, per cui mi hanno incoraggiato a fare i primi provini».

Gea ricorda con nostalgia la sua infanzia e adolescenza vissuta a Torre Annunziata e le estati trascorse al Lido Azzurro insieme alla sorella Tina. Dopo il diploma di maturità ha continuato gli studi e si è laureata in sociologia, incominciando a lavorare presso un istituto di statistica, ma il suo sogno era sempre quello di fare l’attrice.

«A vent’anni mi sono trasferita, ho fatto le prime esperienze con compagnie professionistiche teatrali in giro per l’Italia - continua Gea -, entusiasta di scoprire nuovi testi e interpretare sempre nuovi personaggi».

La lunga carriera dell'attrice torrese

È iniziata così la sua lunga carriera al cinema nel 1984, con grandi registi, tra i quali Dino Risi, in “Dagobert”, “Ternosecco” con Giancarlo Giannini, “Scugnizzi” con Nanni Loy. E ancora con Carlo Verdone, Mario Monicelli, Ettore Scola, Carlo Vanzina, partecipando ad un’altra ventina di film.

L’esordio in teatro, con “Piece noir” di Enzo Moscato. Seguirono commedie come “La locandiera” di Carlo Goldoni, “Questi fantasmi” di Eduardo De Filippo, “Ferdinando” di Annibale Ruccello e circa una trentina di altre rappresentazioni.

«Gli ultimi lavori teatrali a cui ho partecipato, nel 2024 - ci dice l’attrice - sono “Gennareniello” di Eduardo De Filippo, per la regia di Lino Musella, rappresentato al San Ferdinando, e “Sottosopra”, tratto da “Dicerie sui santi e altri malumori” di Davide Morganti. In televisione “Questi fantasmi”, con la regia di Alessandro Gassman”».

Le apparizione in tv di Gea Martire

Ma in tv Gea Martire ha iniziato con “Anni ‘50”, una miniserie di Carlo Vanzina nel 1998, seguito tra gli altri da “Un medico in famiglia”, “Anni ‘60”, “Un posto al sole”, “Don Matteo”, “I bastardi di Pizzofalcone”, “Il commissario Ricciardi”.

Alla domanda su cosa è impegnata attualmente, Gea risponde così: «In un monologo sul femminicidio, con il quale saremo a Milano in aprile e in varie località della Campania».

Gea Martire ha vissuto per trent’anni a Roma e ora da dodici anni vive a Napoli, continuando la sua intensa attività di attrice.