“L'obiettivo dell’amministrazione comunale sarà quello di edificare un monumento dedicato alla memoria di tutti i cittadini torresi che si sono battuti per la libertà e che in suo nome hanno sacrificato anche la loro vita”.
È stato questo l’importante annuncio che il sindaco Corrado Cuccurullo ha fatto nell’ambito del dibattito sul libro “Gli anni cruciali della Resistenza e la costruzione della democrazia”, tenutosi a Palazzo Criscuolo il 12 dicembre sera. Erano presenti i cinque autori: Alfonso Annunziata, Giuseppe Acanfora, Giuseppe Di Massa, Vincenzo Marasco e Raffaele Scala.
Ad introdurre la discussione è stato lo storico e scrittore Vincenzo Marasco, che ha fatto un excursus sulla storia della Resistenza nel nostro territorio ad iniziare dal primo martire torrese assassinato a Torre Annunziata dai fascisti nel 1921, Diodato Bertone, al quale è stata intitolata una strada. Sono seguiti gli interventi dell’assessore alla cultura Lina Nappo, che si è complimentata con gli autori per l’ottimo lavoro, dell’ex deputato e attuale direttore di “Infiniti mondi“, Gianfranco Nappi, che ha ricordato la figura di Angelo Abenante, antifascista e parlamentare torrese. È poi intervenuto Il presidente della sezione ANPI della nostra città, Antonello Sannino, la cui sede è intitolata a Rocco Caraviello, torrese, alla moglie Maria Penna, beneventana e al cugino Bartolomeo Caraviello, di Boscoreale, assassinati dalla banda del capitano fascista Mario Carità nel capoluogo toscano nel 1944.
Ricordiamo ai lettori che a Rocco è intitolato lo slargo vicino allo stadio Giraud e nel 2017 gli hanno dedicato anche una strada a Firenze nei pressi di via Terzollina, dove c’è la lapide alla moglie e a Mary Cox altra antifascista. Inoltre i nomi di Rocco e Maria sono incisi su una lapide all’interno di Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze. Infine nel trentennale della Resistenza, nel 1975, il Comune di Torre Annunziata ha decorato con medaglia d’oro alla memoria Rocco, Maria e Bartolomeo.