«Promuovere la conoscenza del nostro patrimonio culturale e favorirne la valorizzazione». Mirella Azzurro declina il caposaldo delle previsioni statutarie dell’Archeoclub d’Italia. E lo fa in un’affollatissima sala teatro dell’Oratorio Salesiani di Torre Annunziata in qualità di presidente della sezione oplontina dell’associazione che celebra i 50 anni della sua costituzione.

Fu il professore Mario Prosperi a volere fortemente nel 1974 la sua creazione. Docente di Storia dell’Arte, ma soprattutto studioso e tenace divulgatore del patrimonio storico, artistico e archeologico di tutto il territorio vesuviano, Prosperi ha rappresentato per più di 30 anni un promotore culturale instancabile per favorire l’affermazione e la conoscenza soprattutto degli scavi di Oplontis.  

Con il suo sconfinato bagaglio culturale, la sua affabilità, le sue esposizioni concretamente semplici, rese accessibile a chiunque la storia locale ritrovandosi sempre più circondato da appassionati, tra cui tanti ragazzi e studenti, con i quali si dedicò con amore e impegno alla scoperta del territorio. Mario Prosperi scomparve prematuramente nel 2004 e da allora la sede dell’Archeoclub d’Italia di Torre Annunziata porta il suo illustre nome.

Mirella Azzurro, nell’introduzione dell’evento, ha indirizzato ringraziamenti soprattutto nei confronti delle Istituzioni, delle associazioni, dei volontari e dei semplici cittadini che affiancano l’Archeoclub nella promozione delle molteplici attività: «Il territorio vesuviano ha sempre fornito un sostanzioso contributo – ha ribadito la Presidente – senza il quale non avremmo mai potuto celebrare un evento così importante e significativo come i 50 anni della nostra sede. I progetti in cantiere sono ancora tanti. L’obiettivo principale è quello di rendere sempre più conosciuto e accessibile il nostro patrimonio culturale».

Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia, ha aggiunto: «Noi rappresentiamo un presidio territoriale di salvaguardia del Patrimonio. Siamo le cosiddette sentinelle che permettono di promuoverlo».

Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, ha sottolineato l’importanza dello sviluppo qualitativo dell’attività di promozione archeologica: «Bisogna andare in profondità, far capire che intorno a Pompei c’era un territorio con presidi urbanistici importanti come Oplontis». Ha poi sostenuto con fermezza: «Per capire veramente Pompei bisogna visitare Oplontis. Perché se vai solo a Pompei è come leggere la metà di un libro e poi fermarsi».

Il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, ha confermato l’impegno della nuova amministrazione comunale ad affiancare e sostenere i progetti di Archeoclub. Arianna Spinosa e Giuseppe Scarpati, rispettivamente architetto e funzionario archeologo del Parco Archeologico di Pompei, hanno illustrato il programma e l’evoluzione degli scavi soprattutto per rendere possibile, finalmente, l’apertura al pubblico della Villa B.

La colonna sonora della serata è stata affidata alla maestria di Matteo del Regno al pianoforte e Vladyslav Chumachenko al violino.

(Da sinistra nella foto, Mirella Azzurro, Corrado Cuccurullo, Gabriel Zuchtriegel, Arianna Spinosa e Giuseppe Scarpati)