Il periodico torrese “La Tromba”, a settembre del 1900, scrisse il seguente necrologio: “Amato e venerato per la sua esistenza nobile ed esemplare, spesa a beneficio del paese”. A chi si riferiva? A Nicola Maresca, al quale sono intitolate via e traversa che sono collegate rispettivamente con il corso Umberto I e via Vittorio Veneto a Torre Annunziata.

Nicola Maresca era deceduto pochi giorni prima, il 17 settembre di quell’anno, all’età di 83 anni. Ma perché ricevette quell’encomio scritto con tanta enfasi? Perché godeva della stima dei suoi concittadini per la sua onestà, le sue alte doti morali e la sua generosità. Infatti cedette gratuitamente al Comune di Torre Annunziata dei terreni del suo fondo rustico per consentire appunto la costruzione di quelle due strade. Nel consiglio comunale del 20 maggio 1884, recependo un’analoga deliberazione dell’anno prima, fu approvata ufficialmente questa donazione, e in primis il sindaco Ciro Ilardi volle che gli fossero intitolate in vita via e traversa Maresca. 

Nicola Fortunato Luigi Maresca era nato il 7 aprile del 1817, alle 21, e il padre Raffaele, di 27 anni, era corso subito al municipio per dichiararlo alle 22 al sindaco Leonardo Savastano. Raffaele era uno speziale, vendeva spezie ed erbe medicinali, ma all’occorrenza era anche farmacista. La moglie Concetta Servillo, di 25 anni, aveva dato alla luce Nicola nella loro casa della Strada Regia. Il bambino crebbe con sani principi e da giovane dimostrò subito una grande propensione per il commercio, tanto da diventare benestante e proprietario di case e terreni. Fu molto grato all’amministrazione comunale per aver avuto l’onore dell’intitolazione delle due strade e per tutta la sua vita fu un esempio di dedizione alla famiglia e di amore per il prossimo.

Ai suoi funerali parteciparono moltissimi torresi per rendergli l’ultimo saluto e per dimostrargli la loro gratitudine per il bene che aveva fatto a Torre Annunziata.