Metti una sera di mezza estate tra profumi, sapori e saperi. Un’atmosfera resa magica da una location suggestiva alle pendici del Vesuvio dove si ergono e regnano incontrastati i vitigni.

Terrazza e house sobrie, raffinate, eleganti, che si inseriscono con educata discrezione nell’incontaminato territorio vulcanico grazie anche ad una spettacolare finestra naturale sul mare. Questo incanto si chiama “Vigna delle Rose” e rappresenta l’evoluzione naturale di “Casa Setaro”, azienda vinicola di Trecase da anni eccellenza nel panorama nazionale del settore. 

Il padrone di casa, Massimo Setaro, declina e interpreta e perfettamente il concetto di “accoglienza” attraverso un’amabile connessione con i suoi ospiti a cui spiega con calore, competenza e convinzione la sua missione di valorizzazione delle risorse di una terra ricca di scatti, spunti, opportunità.

Si è sviluppato così l’evento “Miti DiVini”, nell’ambito del progetto “Calici di Stelle”, un viaggio tra miti e leggende per raccontare la storia del vino e del vulcano, patrocinato da Mtv (Movimento turismo del vino Campania). Un’autentica esperienza sensoriale con i sapori dei prodotti locali abilmente proposti e sovrapposti all’eccellente vino. Food assolutamente e decisamente delizioso, con una punta di diamante autentico: il cuzzetiello di pane farcito con ragù e polpette

Casa Setaro” rappresenta da sempre emblema della ricchezza del territorio vesuviano nonché luogo di cultura e conoscenza, dove le più prestigiose scuole si recano per approfondire i loro studi. Ultima visita quella della Columbia University di New York per il seminario “Musei e Vulcani". E nell’ambito di questo solco culturale voluto e tracciato da Massimo Setaro l’evento è stato impreziosito dalle incursioni dell’Archeoclub “Mario Prosperi” di Torre Annunziata con gli interventi di Mirella Azzurro ed Elisa Esposito che hanno raccontato l’antichissima genesi del culto del vino attraverso le leggende che fanno da sfondo alla storia del “nostro” Vesuvio. Racconto arricchito poi da Alfredo ScardoneVincenzo Marasco del Gruppo Storico Oplontino che, in costume d’epoca romana, hanno guidato gli ospiti in un viaggio a ritroso nel tempo anche attraverso citazioni di chi ha eletto il territorio vesuviano emblema della propria esistenza: la sontuosa scrittrice Maria Orsini Natale

Il delicato suono del flauto di Michele Orazzo ha accompagnato la serata con garbo e sensibilità acustica. Un evento di promozione territoriale di notevole spessore che ha avvolto e coinvolto i presenti. Da riproporre e rivivere. Indubbiamente.