Evento di apertura, ieri sera, della terza, consecutiva edizione della kermesse culturale "La settimana dello scrittore, ricordando Michele Prisco", ideata e organizzata dalla libreria “Libertà” di Torre Annunziata, in sinergia con il “Centro Studi Michele Prisco”, con cui la stessa libreria ha siglato un protocollo d’intesa. Anche quest’anno la direzione artistica della manifestazione è stata affidata allo scrittore Francesco Paolo Oreste.
Fabio Cannavale e Rosaria Vitulano, titolari della libreria “Libertà”, definiscono la rassegna “la rivisitazione in chiave pop di un format culturale che il romanziere e uomo di cultura oplontino ideò nel 1947 per animare l’estate in città a Torre Annunziata”. Gli stessi ambienti dove si sviluppava il citato format culturale, nell’immediato dopoguerra, che iniziava a frequentare una giovanissima Maria Orsini Natale a cui è stato dedicato l’evento di apertura nella serata di ieri dal titolo: “Francesca e Nunziata: storia di un libro, storie di libri e di librai”.
Anche la location scelta per l’overture della terza edizione non è casuale: il marciapiede antistante l’ingresso della libreria in corso Vittorio Emanuele. «Da questo luogo preciso – ricorda Rosaria Vitulano – esattamente tre anni fa, il 9 giugno 2021, uscendo dal lockdown decidemmo di ripartire proprio con un evento dedicato a Maria Orsini da dove venne fuori quella sorta di petizione per la ristampa di “Francesca e Nunziata”».
A raccontare la sontuosa scrittrice vesuviana è intervenuto il nipote Domenico Orsini, attore, autore, regista e giornalista, intervistato dalla docente di materie letterarie Lina Fiordoro. E proprio la Fiordoro ha sottolineato che “Francesca e Nunziata” è un libro di donne, affollato di donne, di diversi ceti sociali, che ragiona sulla determinante dimensione femminile, fulcro centrale della vita di tutti gli uomini, generando una storia che racconta l’epopea di una famiglia del Sud, da piccoli artigiani pastai a grandi industriali, che va dal 1849 al 1940. Tre generazioni che si affermano sullo sfondo di un’Italia priva d’identità, ancora in costruzione.
«Zia Maria – sottolinea Domenico – racconta un secolo di storia non solo del Sud, ma dell’intera nazione. E lo fa mediante una tecnica che lei definiva “la storia attraverso le storie”: quelle dei protagonisti, di una terra, di una tradizione, che servono per far capire la “grande storia” in cui sono incastonate».
“Francesca e Nunziata”, pubblicato nel 1995 (Avagliano Editore), pluripremiato, tradotto in sei lingue, fece registrare un autentico successo internazionale al quale contribuì indubbiamente anche l’omonimo film da cui fu tratto e realizzato nel 2001 con la regia di Lina Wertmuller e con un cast d’eccezione: Sophia Loren, Giancarlo Giannini, Claudia Gerini, Raoul Bova.
Il romanzo, dopo l’ultima ristampa del 2011, era divenuto introvabile negli ultimi anni. Grazie anche a quell’appello lanciato proprio dalla Libreria Libertà, è tornato prepotentemente negli scaffali dei più importanti point di distribuzione e sulle piattaforme digitali specializzate pubblicato da un nuovo editore: Sellerio. E’ disponibile anche in e-book ed a luglio uscirà la versione audiolibro con la voce di Anna Buonaiuto (Emons Edizioni), permettendo a un pubblico ancora più ampio di riscoprire questa straordinaria opera.
Il nucleo centrale dell’opera prima di Maria Orsini è Francesca, donna complessa e imprenditrice poliedrica, che trasmette la propria maestria alla figlia adottiva Nunziata, la più degna della famiglia a ereditarne l’arte di pastaia. E a proposito di questa “arte” è intervenuto Vincenzo Setaro, titolare dell’omonimo pastificio, l’unico opificio superstite a Torre Annnunziata che fece contare, nel primo quarto del secolo scorso, più di 100 pastifici attivi sul territorio cittadino. «Questo autentico patrimonio industriale e sociale – ricorda Setaro - si è praticamente autodistrutto nel tempo perché non si è voluto virare verso la strada del consorzio, scelta opportuna effettuata in altre zone d’Italia. Noi abbiamo resistito ritagliandoci una piccola fetta di mercato prediligendo, nella produzione di pasta, la qualità alla quantità».
Nella seconda parte dell’evento di apertura de "La settimana dello scrittore, ricordando Michele Prisco", intervistati dal docente di storia e filosofia Nicola Piccinino, sono intervenuti i rappresentanti delle librerie indipendenti “Libridine” di Portici e “IoCiSto” di Napoli, nell’ambito della realizzazione di una fondamentale sinergia tra realtà culturali locali impegnate nella promozione della letteratura sul territorio. «Spesso ci definiscono eroi perché teniamo aperti luoghi che secondo una certa logica di mercato sono destinati a morire. Noi perseveriamo in questa attività sicuramente non per un tornaconto economico, ma perché siamo convinti che la libreria indipendente conservi una sua funzione sociale: riunire persone che considerano ancora la bellezza del futile. Perché non c’è niente di più futile e anche di più bello che leggere un libro!».
Il secondo appuntamento della terza edizione de "La settimana dello scrittore, ricordando Michele Prisco" è previsto per martedì 25 giugno ore 19.30 presso la Libreria Libertà, Corso Vittorio Emanuele III n 417 in Torre Annunziata: in “Le amicizie letterarie" si confronteranno gli scrittori Maria Pia Nocerino, Carmen Pellegrino e Gianni Solla. Modera Federica Flocco, giornalista e scrittrice.
(nella foto da sinistra, Fabio Cannavale, Rosaria Vitulano, Domenico Orsini e Lina Fiordoro)