Cosa direbbe il Vesuvio se potesse parlare? Quali storie racconterebbe? È questa l’idea che sta alla base della web serie “E oggi voglio parlare”, prodotta dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio in collaborazione con Seed Media Agency e pubblicata sui canali social istituzionali.
L’episodio "zero", visto da più di 100.000 persone, ci fa ascoltare per la prima volta la voce del Vulcano ed è un’emozione profonda, un invito ad alzare il volume del proprio cellulare e a prestare attenzione non soltanto alle immagini ma soprattutto alle parole. Un contenuto che va in controtendenza rispetto alla fugacità dei video di oggi, per i quali l’attenzione richiesta è minima.
Uno degli intenti dell’iniziativa è infatti la proposta di una fruizione dei contenuti social più attenta e consapevole, che valorizzi le bellezze e le unicità del territorio del Parco Nazionale del Vesuvio e che allo stesso tempo possa essere amata e condivisa da tutti. La web serie “E oggi voglio parlare” va in questa direzione, raccontando storie con un linguaggio semplice e comprensibile.
«La scelta del dialetto vesuviano (più che del napoletano) come voce del Vesuvio ci è parsa obbligatoria - dice Angelo Ammendola, uno dei produttori del video -. Non riuscivamo a pensare ad un Vesuvio che non parlasse in lingua locale e per questo ci siamo affidati ad un poeta vesuviano, Clemente La Marca, che ha trasformato i soggetti in poesia. Anche la voce del Vesuvio è la sua e di questo siamo estremamente orgogliosi».
L’episodio "zero" è soltanto il trailer di una serie di 7 puntate, che saranno pubblicate sui social dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e che andranno a comporre una web serie da condividere e far vedere a grandi e piccini.
«Questa iniziativa mira alla valorizzazione degli aspetti che rendono unico il Parco Nazionale del Vesuvio - dice il Presidente Raffaele De Luca - e punta a parlare direttamente ai giovani, sulle piattaforme che più amano e con un linguaggio audiovisivo semplice e coinvolgente. Destinatari del messaggio sono anche gli appassionati del Vesuvio in giro per il mondo: grazie ai sottotitoli sarà possibile guardare la web-serie in tutte le lingue del mondo».