A cura di Enza Perna

Grande successo per la Compagnia teatrale Medea di Torre Annunziata. Dopo gli anni della pandemia, che ha fermato il mondo e l’arte per anni, si torna in scena meglio di prima.

“Metti una sera a tombola”, è il nome dello spettacolo che ieri 14 gennaio ha riempito la sala del teatro San Francesco di Scafati.

Una tragicomica commedia scritta e diretta da Bina Balzano. Un altro testo senza eguali che ha rispettato a pieno le doti dell’attrice e regista della Compagnia.

Una storia di vita reale, cinque donne comuni che raccontano la loro vita tra nevrosi, matrimoni difficili e divorzi. Cinque personaggi che si raccontano intorno ad un tavolo mentre giocano a tombola.

Protagoniste assolute, Leonilde, interpretata da Leonilde Mellone, e Assunta, interpretata dall’attrice Giovanna Contento. Due amiche dal carattere opposto. Assunta, nevrotica e maniacale dell’ordine e della pulizia si rifugia dall’amica Leonilde dopo essersi separata dal marito Salvatore.

Leonilde, indipendente e libertina, vuole vivere tra caos e disordine della sua casa, cercando di dimenticare il suo fallimento matrimoniale, tra lavoro e uomini.

Le loro interpretazioni magistrali hanno ben espresso attraverso il corpo e le parole ciò che una donna sente quando è in balia di una vita incerta.

Due amiche storiche che, dopo alcune vicissitudini, si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto. La convivenza si consuma tra risate e tombolate con le amiche Lina, interpretata da Pasqualina Liberto, Raffa, ovvero Raffaella Guarino, e infine Margherita, interpretata da Margherita Ciotola.

Sul palco è stata allestita la living room della casa di Leonilde. Un punto di ritrovo per le cinque amiche che con la scusa della tombolata si riuniscono e si raccontano.

Come detto poc’anzi è una tragicomica commedia. Dietro alle battute in dialetto e divertenti si celavano messaggi importanti. Dalle difficoltà di una donna di vivere in balia delle sue nevrosi, al voler vivere senza regole dopo aver perso la stabilità e l’equilibrio di un matrimonio. Un susseguirsi di momenti divertenti intervallati da quelli meno gioiosi, in cui il pubblico in sala inevitabilmente doveva riflettere.

Uno scontro di due forti personalità che risaltano le diverse reazioni di una donna dopo un divorzio.

Le battute in dialetto e la gestualità, i movimenti comici hanno regalato momenti divertenti, soprattutto quando sono entrati in scena i due uomini del cast e della storia narrata. Il personaggio di Franco, intrepretato da Francesco Oliva e dal dottor Quattrocchi, oculista e vicino di Leonilde, interpretato dallo stesso attore.

Franco è uno degli spasimanti di Leonilde, un uomo grezzo e rude con cui Leonilde cerca di allontanarsi dalla sua vita da donna separata ma che sfortunatamente non riuscirà mai a concludere.

La convivenza tra Leonilde e Assunta tra alti e bassi si conclude nei migliori de modi. Ad entrambe arreca un cambiamento che va a smussare aspetti dei loro caratteri dirompenti e nevrotici.

Dietro ogni battuta degli attori della Compagnia Medea c’era una morale. In primis quella di “non prendersi mai sul serio e lasciare sempre la porta aperta a chi ci sembra insopportabile”.

Lo spettacolo in due atti, è stato diretto da Bina Balzano. “Finalmente siamo tornati dopo la pandemia, dopo lo spettacolo sul Femminicidio dovevamo sfogare la nostra indole comica e finalmente possiamo essere tutti qui insieme, stringerci la mano. L’applauso – conclude Bina Balzano rivolto agli spettatori- va a voi pubblico che ci avete seguito con attenzione. Grazie ai miei attori che sono stati bravissimi”.

Come ogni spettacolo riuscito e apprezzato, la Compagnia Medea chiude la sua serata con una standing ovation, meritatissima.