Max Gazzè protagonista di uno straordinario evento agli Scavi di Pompei. Venerdì 21 ottobre, alle ore 20.30, l'Anfiteatro sarà lo scenario di un concerto in cui Gazzè, accompagnato da altri muscisti di spessore, farà rivivere le magiche atmosfere dell'esibizione iconica dei Pink Floyd del 1971.
Verranno reinterpretati 14 brani della band inglese, gli stessi del concerto di 50 anni fa, il Live at Pompeii diretto da Adrian Maben.
Il tutto sarà arricchito da un'esperienza "immersiva" di "realtà estesa" grazie al supporto di TIM e Qualcomm, che assicureranno agli spettatori eccezionali atmosfere oniriche frutto della relatà virtuale e della tecnologia 5G a onde millimetriche, con uno spettacolare mix tra musica, immagini e luci.
Per ogni brano, vi saranno 14 spazi virtuali in realtà aumentata, basati su simboli e architetture tra le più iconiche di Pompei, diventeranno parte attiva della scenografia e faranno da cornice al palco, restituendo una dimensione inedita del contesto storico e culturale dell’Anfiteatro. Grazie alla tecnologia TIM, gli spettatori presenti potranno ascoltare i brani musicali arricchiti di contenuti digitali 3D in realtà aumentata semplicemente inquadrando il palco con il proprio smartphone, fruendo di un’esperienza non godibile ad occhio nudo.
"L’evento sarà fruibile sia in presenza, con prenotazione obbligatoria su piattaforma www.ticketone.it (a partire da martedì 18 ottobre), sia in live streaming gratuito su ITsART, la piattaforma streaming dedicata all’arte e alla cultura italiana promossa dal Ministero della Cultura, disponibile su Smart TV, PC, Smartphone e Tablet", si legge in una nota del Parco Archeologico di Pompei.
"Pompei chiude con quest’evento la serie di iniziative che sono state dedicate per tutto l’anno alla celebrazione dei 50 anni del concerto a porte chiuse dei Pink Floyd all’Anfiteatro - spiega Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei -. È stata un’occasione per ricordare che i luoghi di Pompei vivono in ogni tempo, attraverso il contemporaneo e varie forme d’arte, tra cui la musica. Ma soprattutto ci sta permettendo di sperimentare modalità differenti di fruizione, tecnologiche e immersive allo scopo di amplificare l’esperienza culturale e raggiungere un pubblico variegato".