A cura della Redazione

Continuano gli appuntamenti nella Cripta dello Spirito Santo. Ancora un successo per un evento organizzato con cura e grande attenzione. Frammenti di magica bellezza. Un incastro perfetto di singoli elementi. Un mosaico armonioso di suoni, di note, di voci. E di danze.

Si è svolto ieri, sabaro 21 maggio, nella magica atmosfera della Cripta dello Spirito Santo di Torre Annunziata, un concerto di musica celtica ad opera dell’artista, cantante e compositrice casertana, Maria Massa da oltre vent’anni portavoce della musica celtica in Italia e nel mondo.

Accompagnata da un Ensemble tutto al femminile composto da arpa (M° Adriana Cioffi), violino (M° Cristina Carrillo), pianoforte e virtual orchestra (M° Marilena Striano) e batteria e percussioni (M° Chiara Cotugno), e dalle coreografie di danza del coreografo locale Massimo De Rogatis. La scuola di danza che si è esibita è BALLET STUDIO. I ballerini sono: Antonio Vitiello, Chiara Cirillo, Giada Cuomo, Giuliana De Rogatis,  Rebecca Borriello e  Francesca Capasso.

Maria Massa ha contribuito ad accompagnare gli ascoltatori in un percorso musicale attraverso ambientazioni mediterranee con sfumature nordiche, un percorso attraverso la memoria e le profonde risonanze dell’anima. L’artista, accolta da un pubblico attento ed affascinato dall’arte e dalla cultura in ogni sua forma, ha offerto il suo contributo ad un progetto che vuole dare luce a questa meravigliosa città ricca di storia, con un passato storico encomiabile ed un futuro degno dello stesso.

L’artista ha definito la Cripta il cuore pulsante di una città desiderosa di rinascita e per farlo è necessario guardarci dall’alto, da un punto di vista diverso dal solito. Ascoltarci, praticare e accettare il silenzio e la sosta perché la virtù del cominciamento è frutto di quella potenza e di quella passione che viene dal difficile ascolto di sé e del mondo. E’ frutto di pazienza, di valutazioni ponderate che aiutano a distinguere ciò che possiamo cambiare da ciò che non possiamo modificare e quindi possiamo solo accettare.

Questo è l’intento di Anna Vitiello, coordinatrice del Progetto Cripta, un progetto che vuole mettere in luce le bellezze del territorio, rafforzare il senso di appartenenza e dare valore alla conoscenza in tutte le sue mille sfaccettature, rinsaldando quel ponte di unione tra tutto ciò che è stato e tutto ciò che siamo, tra il nostro passato ed il nostro presente.

Il concerto, una partenza verso l’inedito, un viaggio mistico, una vera esperienza emotiva per l’ascoltatore, ha avuto, come filo conduttore il ricordo, dal latino: re-indietro cor cuore, richiamare in cuore. Il ricordo richiama nel presente del cuore e del sentimento qualcosa che non è più qui o non è più adesso. Non nella sua forma originale. E che però, per il solo tornare in cuore, rivive. È la possibilità di consultare il passato, di interrogarlo, per capire ed essere capaci di cura e di responsabilità nel presente e nel futuro. Per tenere alta la consapevolezza sorridente di chi siamo, da dove veniamo e di dove abbiamo la possibilità di spingerci. Per non perdere niente di quello che naturalmente esce dalla nostra vita. Niente e nessuno.

(Foto di Giuseppe Forcella)