Il “Museo dell’Identità” luogo di cultura e di storia, dove passato e presente si uniscono, grazie all’uso sapiente di aghi che li tengono assieme e creano qualcosa di nuovo: il futuro. Ed è proprio “Aghi” (edizioni Augh!) il titolo del libro di Ornella Esposito, assistente sociale, giornalista e scrittrice, presentato nelle sale museali.
“Aghi”, una raccolta di dieci racconti dai temi sociali, di storie che la stessa autrice ha avuto modo, nel tempo, di conoscere da vicino. Storie di sofferenza, di degrado e di violenza. Storie di gente ammaccata dalla vita che in qualche modo riesce a mantenere salda, anche in situazioni estremamente precarie, quella che è la propria dignità identitaria.
Un lavoro al cui centro sono posti quegli ultimi, gli emarginati, definiti perdenti, dai quali c’è molto da imparare: una possibilità ulteriore nonostante le difficoltà.
Storie di risa, di pianti, di disperazione e di consapevolezza, di cui la città di Napoli, che non solo fa da sfondo ma che interagisce in tutto il suo essere nuda, cruda, inclusiva e generosa, è piena.
La lettura di alcuni brani sono stati uno spunto di condivisione e riflessione con gli ospiti presenti Angelo Della Vecchia, presidente della cooperativa “Il Canguro”, Ilenia Cardillo, coordinatrice del centro “Raggio di Sole”, l’assessore Anna Vitiello, intensa ed appassionata lettrice per l’occasione, sulle svariate realtà sociali, quali la violenza, il giudizio e pregiudizio, l’apparenza, la discriminazione ma anche storie di “possibilità” che ci riguardano da vicino più di quanto ognuno di noi possa pensare.
In Aghi incontri e conosci personaggi che si mostrano nel bene e nel male nella totale libera purezza senza infingimenti a cui il lettore si lega profondamente.
Un testo che si divora, che si fa vivere, che ti lascia in alcuni punti sospeso ma che sicuramente ti fa evolvere andando ben oltre le apparenze.
L’incontro è stato moderato dalla giornalista di torresette.news Anna Casale. La suggestiva e mirabile voce del Maestro Vincenzo Acanfora ha accompagnato i presenti sul finire. Saluti istituzionali del sindaco Vincenzo Ascione.