Tarquinio Attilio Claudio Prisco, figlio di Domenico ed Ernesta Bonifacio, nacque a Torre Annunziata in via del Popolo, il 15 luglio 1895.
Fin da giovanissimo venne iniziato alla carriera militare frequentando la scuola "La Nunziatella" di Napoli.
Subito dopo aver conseguita la maturità divenne allievo ufficiale del 30° Fanteria e, completati gli studi, acquisì il grado di sottotenente.
L’incombenza della prima guerra mondiale lo videro partente, nel 1915, dal distretto di Nola e, inserito nella 15^ Fanteria, raggiunse la zona di guerra nel “trincerone italiano” del Monte Sei Busi, sull’altopiano carsico.
Nella 3^ battaglia di Isonzo, il 21 ottobre, si ebbe l’epilogo tragico e il sacrificio degli eroici soldati italiani permise il riconoscimento alla bandiera del 15^ Fanteria della medaglia di bronzo al valor militare.
Tra gli oltre 1.700 soldati e ufficiali caduti in quella battaglia, Claudio Prisco cadde in morte eroica.
Con decreto del 23 marzo del 1919 del Ministero della Guerra, venne conferita alla sua memoria la medaglia d'argento al valor militare con l’annessa rendita di 250 lire annue per la famiglia con la seguente motivazione:
"Al sottotenente del 15° Reggimento Fanteria Prisco claudio di Torre Annunziata (Napoli). Alla testa del proprio reparto, dando mirabile esempio di coraggio, si lanciava all'assalto di una trincea nemica. Penetratovi per primo, venne colpito a bruciapelo e vi incontrava gloriosa morte. Monte Sei Busi 21 ottobre 1915".
Ad un anno esatto di distanza, il 21 ottobre 1916, vinta dal dolore per la morte di Claudio che ne minava l’esistenza, cessò di vivere la giovane sorella Luisa, acuendo il dolore dei genitori, dei fratelli e delle sorelle.
A Torre Annunziata, nella seduta della Commissione consiliare per la toponomastica del 28 marzo 1961, la strada chiamata via Pastore Orientale venne denominata "via Claudio Prisco”.