A cura di Anna Casale

“Voci al Museo”. La voce in questione è quella di Letizia Vicidomini, intervistata da Andrea Palmieri, Caffè Letterario e Libreria Libertà, che ci racconta in anteprima “Il segreto di Lazzaro”, in uscita nelle librerie il 15 aprile, edito da Homo Scrivens.

In realtà il libro è alla sua “seconda vita”, la prima uscita risale al 2012.

Il protagonista del libro è Lazzaro, un uomo quasi cinquantenne che ritorna in Italia dopo trent'anni di esilio in Argentina. Un uomo a cui la vita ha riservato grandi sofferenze. Partito diciassettenne dalla sua terra natia, la Puglia, con la famiglia del suo più caro amico, Michele, lasciando dietro di sé la madre, Cecilia, la sorella adorata, Livia ed un padre violento. Il racconto di colui che in Argentina chiamano “el nubero”, l’uomo delle nuvole, che si disloca tra la dura traversata in mare al suo approdo a Buenos Aires, dalla miniera alla professione di fotografo, passando per l’amore per Manuela e per il tango. Il suo ritorno si intrinseca di una matura consapevolezza di sé, riappropriandosi degli affetti e riappacificandosi col passato svelando un misterioso “segreto”.

Un noir nostalgico, come lo definisce Palmieri. “Non c'è un'indagine tecnica ma c'è un'indagine sul filo della memoria perché questo romanzo e anche il costruito in maniera tale che ogni capitolo abbia un suo Alter Ego, per cui alla narrazione in terza persona vi è una narrazione parallela che è quella di Lazzaro – afferma l’autrice-, anziché una scena bidimensionale, le scene sono tridimensionali perché c'è anche la parte interiore di Lazzaro, insomma noi entriamo nella sua testa e nel suo cuore.”

La tridimensionalità dell’interiorità è accompagnata dalla dimensione olfattiva e gustativa. La storia di Lazzaro, dalle mille sfumature è accompagnata dal profumo delle pietanze pugliesi ed argentine. All'interno le libro l’autrice ha inserito un’appendice gastronomica, le ricette menzionate nel romanzo. Quello di Lazzaro è un viaggio dentro noi stessi attraverso, anche, le papille gustative.

La Vicidomini, donna poliedrica, scrittrice, attrice, speaker radiofonica, riesce, come sempre con umanità ad emozionare il lettore, coinvolgendolo all’interno delle righe scritte, con stile fluido ed accattivante, trasportandolo nella sfera più intima del personaggio.

Maurizio De Giovanni che ha curato la prefazione del libro, lo ha definito: “un incanto sospeso tra passato e futuro immerso in un presente tutto da scoprire.”