Maria Orsini Natale, scrittrice, poetessa e giornalista torrese, celebrata in occasione della sua nascita, 19 marzo 1928, dall’assessorato alla Cultura Anna Vitiello del comune di Torre Annunziata con l’evento che riprende il titolo da uno dei suoi lavori “Cieli di Carta”.
Memorabile autrice di “Francesca e Nunziata”, romanzo tradotto in sei lingue con all’attivo nove edizioni, dal quale è stato tratto il film omonimo diretto da Lina Wertmüller. Oplontina intensa e travolgente alla quale terra natia ha dedicato molti scritti, tra cui: “Il terrazzo della Villa rosa”, “La bambina dietro la porta”, “La favola del cavallo” e “Cieli di carta”. Semifinalista al “Premio Strega” nel 1995, nello stesso anno vincitrice del “Premio Oplonti” e “Premio Domenico Rea”, e nel 1996 vincitrice del “Chianti Ruffino”.
Operaia del ricordo, dialogatrice viscerale e passionale con l’identità dei propri luoghi, “impastatrice” di narrazioni. Incarnazione della “vesuvianità” e con essa la capacità di rendere al lettore ogni singola parola, ogni oggetto o luogo di cui scriveva animati, parlanti e tangibili. Odori, sapori ed emozioni si liberano nell’aere alla lettura di un suo scritto.
La Orsini Natale proveniva dal quel mondo che era del cerchio magico, il mondo dei cunti intorno al braciere, come un cantastorie raccontava saggezza antica tra “riti”, segreti e generosità.
Ed è la “vesuvianità” della Orsini il Fil Rouge che ha portato l’assessore alla cultura del comune di Torre Annunziata, Anna Vitiello ad organizzare l’evento “Cieli di Carta”. La Vitiello, seppur avendo ricevuto l’incarico da poco tempo, ha innescato nuovamente l’attività vulcanica, ahinoi per troppo tempo lasciata inattiva, della cultura identitaria.
Portatori sani di questo forte senso identitario gli avventori dell’incontro, conoscitori diretti della scrittrice. Carola Flauto, passionale ed appassionata scrittrice e docente, che della Orsini Natale elogia “la sua prosa visiva e multisensoriale capace di salvare le memorie”, Salvatore Cardone, giornalista e autore de “La vera storia di Francesca e Domenico Orsini”, Enza Perna, giornalista di Torresette, colei che in prima persona ha raccolto e organizzato la creatività dei racconti della Orsini Natale: “Maria l’ho vissuta, sono stata fortunata, lei era la penna magica, ha lasciato in me un segno indelebile: il suo sentire. Amava il suo popolo, voleva sentire ed annusare la sua gente, la folla.” Domenico Orsini, autore, attore e regista, nipote della scrittrice non essendo potuto essere presente all’evento ha inviato una messaggio audio in ricordo della zia.
L’incontro ha visto la partecipazione di alcune compagnie teatrali torresi: “Hirondelle”, “Harambee”, “Medea”, “A fenesta da Torre” e “’O Pazzariello” interpreti di alcuni brani.
Maria Orsini Natale non è solo la signora dei “cunti” ma anche, come lei si definiva, “un’amica per tutte le stagioni.”
L’evento registrato sarà trasmesso on line sulla piattaforma 700Torre.it