«Dopo le meraviglie della Regio V di Pompei, il 2019 sarà l’anno di Oplonti». E’ l’annuncio del direttore del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, formulato in occasione della serata inaugurale di venerdì 5 ottobre delle quattro visite spettacolarizzate previste per Oplontis (con la Villa di Poppea suggestivamente illuminata di notte). Partiranno a breve, nell'area archeologica di Torre Annunziata, saggi d’indagine sotto il livello stradale con lo scopo di configurare la parte rimanente della Villa di Poppea, rimasta nel sottosuolo, e magari anche rimpinguare il tesoro archeologico oplontino di nuovi reperti di pregio.
Per questo motivo è stata prevista la chiusura temporanea di via Sepolcri. Ha ringraziato per l’iniziativa della Direzione vesuviana del Ministero dei Beni Culturali, il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione. «Oplonti, con l’ambito riconoscimento Unesco, non è un sito archeologico vesuviano minore - ha argomentato -. Ce ne danno continuamente atto anche in Regione Campania».
Per quanto riguarda le visite serali, dopo il weekend appena trascorso, sono previste altre due serate il 12 e il 13 ottobre con tre turni, a partire dalle ore 19,45. Il costo del biglietto è di 12 euro (per i possessori di Campania Artecard 6 euro). Lo spettacolo notturno nella mitica villa oplontina è un mix di musica, danza e recitazione, alla scoperta di storie e miti di duemila anni fa in uno dei siti antichi più belli d’Italia. Nerone è un personaggio singolare descritto tra storia e leggenda in singolare profilo umano nello spettacolo “Nerone e le Imperatrici” prodotto da Casa del Contemporaneo.
L’imperatore che uccise madre e moglie e fece incendiare Roma dando la colpa ai cristiani, viene catapultato nella dimensione contemporanea attribuendogli gli stessi vizi (molti) e virtù (sconosciute) che lo avvicinano a personaggi pop di successo dei nostri giorni che fanno delle loro perversioni sessuali un motivo di spettacolarizzazione e d’ascesa sociale.
Lo spettacolo conduce i visitatori alla scoperta di uno dei siti più affascinanti e preziosi dell’area archeologica vesuviana. Suggestiva la scena finale con magiche luci colorate, musica e danza nella piscina della Villa. Il percorso si apre con una breve introduzione al sito e alla sua storia, per poi svilupparsi all’interno della Villa con gli attori che si spostano, seguiti dal pubblico, nelle antiche stanze e nei giardini, fino alla suggestiva piscina.
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