“Vogliamo lo sviluppo dell’intera Buffer Zone Unesco creata intorno all’archeologia vesuviana e alle ville del Miglio d’Oro. No al dirottamento di soldi da una zona all’altra”. Il M5S di Pompei, con la senatrice Virginia La Mura, hanno chiarito in un comunicato le intenzioni del movimento grillino e della sua componente parlamentare e governativa relativamente al progetto della Buffer Zone Unesco vesuviana, che è nata sull’articolazione più dettagliata e propositiva del progetto già proposto dall’Unità Grande Pompei nel corso del precedente Governo di centrosinistra.
Il chiarimento nasce come risposta ai recenti attacchi formulati nei confronti del presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, Luigi Gallo. “Il nostro progetto è sempre stato chiaro: creare gli strumenti e fornire le risorse per una crescita dell’intera Buffer Zone”. Hanno chiarito La Mura e compagni. Praticamente il progetto consiste nell’attrarre i turisti facendo leva sul richiamo dei monumenti più rinomati (come gli Scavi di Pompei) per poi farli restare il più tempo possibile sul territorio grazie alle tante altre testimonianze significative della provincia di Napoli riguardo al paesaggio, la cultura e Santuari religiosi.
Il comunicato del M5S riprende considerazioni della senatrice Virginia La Mura che, sulla sua pagina Facebook, ha spiegato che l’attività della Commissione Cultura alla Camera, presieduta da Luigi Gallo, per quanto riguarda la Buffer Zone vesuviana, è un lavoro elaborato con il contributo popolare suscitato dalle iniziative del M5S. A quanto si spiega nel comunicato, la problematica che si sta affrontando nel corso delle audizioni in Commissione non riguarda tanto il dirottamento di risorse ma la loro "formazione", dal momento che il Governo Renzi non aveva deliberato alcun finanziamento per questo progetto. Unica iniziativa decisa dal comitato di gestione, e che sul territorio ha suscitato critiche e contrasti, ha riguardato il progetto commissionato alle Ferrovie dello Stato che prevede la realizzazione di un hub ferroviario e di una passerella che lo collega al parcheggio antistante all’ingresso del sito archeologico di Pompei, superando l’area commerciale di Porta Marina Inferiore con negozi di souvenir, chioschi, alberghi, ristoranti e bancarelle.
Si tratta di un progetto contrastato da diversi operatori turistici, che puntava esclusivamente alla valorizzazione degli Scavi di Pompei senza superare il turismo “mordi e fuggi” che da sempre è stato un limite per l’economia del comprensorio perché non ha messo il turista a diretto contatto con altre realtà paesaggistiche e culturali per cui vale la pena fermarsi più a lungo.
“Non dirotteremo nessun fondo dal Grande Progetto Pompei, ma anzi stiamo lavorando per incrementare i finanziamenti per la Buffer Zone Unesco che va da Portici a Castellammare”. E’ la conclusione del comunicato del M5S, che ha rinnovato l’impegno di assicurare vantaggi per tutto il comprensorio vesuviano, costruendo il primo distretto culturale italiano, senza favorire esclusivamente i soliti noti,
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