«Una giornata importante e bellissima per la città di Torre Annunziata». Il sindaco Giosuè Starita esterna tutto il suo entusiasmo per l'inaugurazione della Mostra "A picco sul mare. Arredi di lusso al tempo di Poppea. Oplontis, il fascino e la bellezza. Esposizione e reperti delle ville romane", che questa mattina (giovedì 10 marzo) è stata presentata alla stampa a Palazzo Criscuolo, che per le prossime tre settimane diventerà un Museo a tutti gli effetti.
Un evento unico nel suo genere, promosso dal Comune oplontino in collaborazione con la Soprintendenza Pompei e la Regione Campania, che ha finanziato il progetto con circa 200 mila euro.
Dall'11 al 31 marzo, sette giorni su sette, dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30, sarà possibile ammirare i tesori di Oplontis, molti dei quali mai esposti prima d'ora. Tre euro il costo d'ingresso per gli adulti; due euro quello per i gruppi ed un euro per gli studenti.
Statue che adornavano la piscina della Villa A (quella di Poppea), vasellame, unguentari, il Fanciullo con l'Oca, una delle più famose sculture del sito archeologico, lucerne, lastre di capitelli. E poi gli Ori rinvenuti nella Villa B (attribuita a Lucius Crassius Tertius), di cui solo il 40 per cento in esposizione a Torre Annunziata, mentre l'altra parte della collezione è in giro per il mondo in altri musei.
«E' un punto di partenza per il recupero dell'identità del nostro terriotorio - ha proseguito Starita -. Una tappa fondamentale per il rilancio della città, avviato nel lontano 2008 con l'insediamento del Gruppo carabinieri e proseguito con lo sgombero di Palazzo Fienga e le azioni congiunte di forze dell'ordine e magistratura per liberare la nostra realtà dalla presenza camorristica. La città lentamente inizia a maturare la voglia di riscatto - continua il sindaco -. Noi abbiamo due risorse eccezionali: la nostra Storia ed il mare. Unendo entrambe si può costruire la Torre Annunziata del futuro. Oggi c'è una nuova affermazione del senso di comunità che va integrandosi sempre più con la sua storia e le sue tradizioni per aprire una nuova prospettiva di sviluppo futura».
Il primo cittadino ha poi parlato del desiderio di accogliere i reperti di Oplontis in una postazione fissa, un museo permanente in grado di congiungere, attraverso la Storia, passato, presente e futuro. «La scelta di Palazzo Criscuolo come sede della Mostra è stata fatta proprio per rafforzare il legame tra la comunità e la sua "Casa". La vera sfida sarà, in queste tre settimane - ma auspico una proroga -, quella di rendere la città ospitale ed accogliente, grazie al supporto di tutti i cittadini».
Insieme a Starita c'è la dottoressa Antonella Bonini, della Soprintendenza Pompei, e direttrice scientifica della Mostra. «Abbiamo iniziato un cammino per individuare gli itinerari culturali nell'area vesuviana ed incentivare un turismo sostenibile, che sappia contemperare le istanze dei visitatori con quelle di conservazione del patrimonio archeologico - ha spiegato la funzionaria archeologa -. La Mostra si inserisce in questo contesto di valorizzazione. A breve partiranno i lavori di restauro e messa in sicurezza dei mosaici della Villa di Poppea e degli appartai decorativi. Il sito di Oplontis è davvero eccezionale perché unisce la bellezza architettonica delle Ville con quella paesaggistico-naturale che le circonda, come i bellissimi giardini».
Infine a parlare è il mass-mediologo Derrick de Kerckove, che ha teorizzato la "felicità urbana" per il miglioramento della qualità della vita nella città. «Per valorizzare un territorio è necessario coinvolgere i suoi abitanti, infondere in loro un senso profondo di appartenenza. In tale ottica - ha affermato il professore - la Mostra è l'emblema di questo coinvolgimento che, tuttavia, deve essere incrementato attraverso una rivalutazione urbanistica e sociale».
Alle 12 arriva il soprintendente Massimo Osanna che, insieme a Starita, partecipa al taglio del nastro che inaugura ufficialmente la Mostra. Soddisfatto anche l'ex assessore alla Cultura del Comune oplontino, Antonio Irlando (attuale presidente dell'Osservatorio Patrimonio Culturale), ideatore del progetto, e che in tutti questi mesi, con il supporto degli uffici comunali, ha lavorato alacremente per realizzarlo.
Nella foto di Vincenzo Marasco, il soprintendente Osanna e il sindaco Starita inaugurano la Mostra con il taglio del nastro