Del depresso presente e dell’altrettanto triste passato prossimo nella storia di Torre Annunziata possiamo trovarne tracce tangibili. Basta anche semplicemente sfogliare le pagine dei giornali o consultare gli archivi web che iniziano a costituire una memoria corposa. Ma le vicende di quando la nostra città era considerata titolare della più intraprendente imprenditoria della provincia di Napoli dove è possibile identificarle? Il volume “51 episodi storico giornalistici su Torre Annunziata – dal 1882 al 1972”, scritto a quattro mani da Vincenzo Marasco e Antonio Papa, non vuole essere una risposta a questa complessa domanda, ma rappresenta un’idea interessante per mettere ordine in racconti verbali dove «la storiella passava di padre in figlio». E’ l’efficace concetto sottolineato da Massimo Corcione, che ha curato la prefazione del libro, e ribadito anche nella serata di ieri in occasione della presentazione presso la Biblioteca Comunale. «Nel racconto orale tutto evapora come bollicine in una coppa di champagne – sostiene il managing director di Sky Sport – e quel che resta è un vino innaturalmente fermo, come fermi siamo noi, impantanati in un presente dove poco o nulla si muove. Marasco e Papa hanno lanciato una doppia sfida: a se stessi e a tutti noi smemorati. Hanno provato a dragare e a sistemare una massa di ritagli, spezzoni di file, foto ingiallite o sgranate per mettere in fila e dare un senso al materiale raccolto in due vite profondamente diverse». La direttrice della Biblioteca Comunale, Margherita Mangiolia, ha colto l’occasione per divulgare l’efficienza e la funzionalità della struttura che annovera una emeroteca di giornali locali dall’incommensurabile valore culturale, oggetto proprio del testo di Marasco e Papa. Nella sede di corso Vittorio Emanuele oggi vengono custoditi ben quattordicimila volumi frutto anche di donazioni private fin dall’anno della sua istituzione, il 1907. Le opere sono tutte classificate, catalogate e consultabili anche on line. Di rilievo la collezione dei libri provenienti dall’ex convento dei Padri Alcantarini, anch’essi interamente digitalizzati. E’ stato il giornalista Carmine Alboretti, direttore di Pagine Vesuviane, a moderare l’incontro sottolineando il fermento culturale che caratterizzava la vita di Torre Annunziata tra la fine dell’ottocento e primi anni del novecento. Solo una città attiva e prospera poteva “giustificare” la nascita di ben trentatre testate giornalistiche in poco più di venti anni.
Lello Ricciardi, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, ha posto l’accento sull’importanza strategica della pubblicazione di un’opera come quella voluta da Marasco e Papa. L’articolato intervento di Massimo Corcione ha toccato temi fondamentali come l’incapacità della classe imprenditoriale e dirigente del passato a capitalizzare i punti di forza del territorio e programmare con lungimiranza il futuro. Per l’editorialista del nostro giornale questo libro può rappresentare una bussola per orientarsi negli storici, antichi errori, prenderne consapevolezza e scongiurarne il ripetersi. In chiusura della presentazione, è intervenuto Antonio Giordano, presidente della Pro Loco di Boscotrecase, consegnando ai due autori la copia di un ritaglio di giornale con la storia del torrese Agostino La Rana, arruolatosi nelle truppe franchiste e morto da eroe durante la guerra civile in Spagna.