A cura della Redazione
La pianificazione di un sistema turistico vesuviano, con al centro le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, contempla, nel piano di gestione Mibact, inoltrato in questi giorni all´Unesco per la ratifica prevista per il mese di giugno, l´individuazione dell´area vesuviana che è dotata di fattori di attrattività turistica, oltre alla definizione di sostenibilità ambientale ed alla politica di gestione delle risorse impiegate nelle attività turistiche. L´elemento alla base di tale definizione è la sostenibilità sociale ed etica del sistema perché il fenomeno turistico diventi occasione di crescita culturale e di sviluppo delle comunità locali. Per tali motivi sono auspicabili aree a traffico limitato e barriere di accesso che contengano la portata del flusso turistico entro il limite consentito. I dati di base necessari ad un lavoro programmatico saranno elencati in una scheda di rilevamento che sarà compilata di concerto tra gli Enti territoriali dell´area vesuviana e dalla sua Soprintendenza archeologica. Essi, raccolti, elaborati e sottoposti a valutazione, nell´ambito delle attività del Tavolo di Concertazione, permetteranno di eseguire correttamente il monitoraggio del sistema e di attivare i meccanismi di programmazione necessari al suo funzionamento. l´area territoriale omogenea a base del sistema è stato ritenuto utile dal Ministero fosse più ampia della buffer zone, cornice idonea all´integrazione dell´offerta turistica. Il sistema territoriale costituito dal sito Unesco di Pompei e dalla sua buffer zone costituisce un complesso di monumenti e paesaggi alla base dell´offerta turistica. A questo punto l´area di protezione intorno al sito Pompei (come agli altri due) che fa parte della lista del Patrimonio Mondiale, sottoposto ad azione di tutela, assume anche la funzione di strumento di sviluppo socio-economico sostenibile. E´ coerente con gli scopi che il Piano di Gestione "Aree Archeologiche di Pompei Ercolano e Torre Annunziata" si prefigge con la nuova configurazione della buffer zone (che prevede oltre a Pompei, Oplonti ed Ercolano, l´allargamento della tutela Unesco alle aree archeologiche di Stabia e Boscoreale nella fascia territoriale tra mare e Vesuvio che da Castellammare di Stabia arriva fino a Portici) di promuovere la consapevolezza del sistema dei valori culturali del territorio, stimolare le popolazioni locali alla sua difesa ed essere parte attiva nelle azioni di tutela, conservazione, valorizzazione e sviluppo socio-economico.
MARIO CARDONE
Twitter: @mariocardone2