A cura della Redazione
Il Gruppo Folkloristico O Pazziariello di Torre Annunziata si esibisce al Santuario dello Spirito Santo con la rappresentazione del Presepe vivente folklorico napoletano, giunta alla sua quindicesima edizione, messo in scena del sodalizio presieduto da Michele Scognamiglio.
Totò da sempre è finito sul presepio ritratto in tanti modi diversi. E lomaggio al grande attore amatissimo dai napoletani, specialmente nella sua interpretazione de o pazziariello. Tra laltro, il principe della risata era un fervente appassionato del presepio.
La figlia Liliana ha raccontato che dopo il matrimonio Totò chiese alla moglie Diana quale dono desiderasse per Natale. «Vorrei un presepe», rispose la donna, ed allora Totò corse a piazza Novara a Roma e sulle bancarelle acquistò tutto ciò che serviva.
A sera, sistemando i pastori la moglie disse: «Ci manca solo O pazziariello!».
O pazziariello è un personaggio dellantica Napoli che fino al 1960 circa, vestito con una giubba e cappello di foggia napoleonica, munito del tipico bastone, accompagnato da tamburo, grancassa, piatti, tricchebballacche, scetavaiasse, putipù e da uno schiamazzante nugolo di scugnizzi, ha girato tra vicoli e piazze per pubblicizzare lapertura di nuovi negozi e la vendita di prodotti alimentari.
Al pazziariello è intitolato il gruppo folkloristico di Torre Annunziata, che si esibisce nei teatri e nelle piazze dItalia e allestero, creando un clima di simpatia e di divertimento con uno spettacolo diviso in quadri nel quale vengono rappresentate scene di vita napoletana di fine Ottocento. Nella piece che andrà in scena al Santuario dello Spirito Santo, i pastori viventi rappresentano arti e mestieri del passato, dando vita a situazioni e scene del vissuto quotidiano con varie forme espressive, recitazione, canto e coreografia. Unaltra caratteristica che rendono unica questa messa in scena è la scenografia, con una struttura che si sviluppa su due piani, e che occupa lintero braccio del transetto.
I costumi si ispirano al 700 e all800 napoletano.
La rappresentazione del presepe vivente napoletano evoca il fascino, ed è il ritratto realistico, di una città e del suo popolo nellattesa del Natale. Il Gruppo riesce con la bravura degli attori, con la scelta delle musiche e delle canzoni e la maestria dei cantanti, a ricreare la magia dellattesa del Bambinello.
Lo spettacolo di certo rinnoverà il successo delle precedenti edizioni. Le rappresentazioni si terranno tutte le sere, alle ore 19,15 dal 27 al 29 dicembre, ed il 2-4-5 e 6 gennaio 2013 (in questultima data, linizio dello spettacolo è alle ore 19).
Il ricavato dalla generosità del pubblico sarà devoluto ai due villaggi africani con i quali il Santuario dello Spirito Santo è gemellato.
ANNA ARICO