A cura della Redazione
Si è conclusa felicemente la cerimonia di premiazione del Concorso Internazionale di Cortometraggi oplontino con un Carlo Croccolo, arguto e pimpante, insignito della carica di presidente onorario della giuria, ed un collegamento Skype con Los Angeles in diretta con Veronica De Laurentiis, figlia del compianto produttore Dino (e dellattrice Silvana Mangano), a cui lAssociazione Culturale Esseoesse ha dedicato CortoDino - Premio Internazionale del Cortometraggio giunto, questanno, alla seconda edizione.
Levento è stato realizzato grazie al sostegno di privati e si è avvalso anche questanno della collaborazione del "Liceo Artistico Giorgio de Chirico", del patrocinio morale della Città di Torre Annunziata e del prezioso contributo di Enti ed Associazioni del territorio.
A spuntarla sullagguerrita concorrenza composta da cortometraggi di buona qualità, è stato alla fine il corto La rapina del giovane cineasta Lorenzo Cammisa, di Casandrino, una laurea in Storia dell´Arte e tanta passione per il cinema. Con una manciata di voti "La rapina" ha superato La visita di Marco Bolla, di Busto Arsizio, e Violetta la cortigiana di David Casals, autore francese. Al vincitore, oltre alla targa, è andato anche il premio di 300 euro previsto dal bando di partecipazione. Assegnate anche cinque menzioni speciali:
- Menzione speciale migliore attore per Stefano Ambrogi in Le tette di una diciottenne di Luca Gennari - Roma, durata 8;
- Menzione speciale migliore attrice per Sabrina Bisseri in La vincitrice di Alessandro Concas - Cagliari, durata 15;
- Menzione speciale per il soggetto a A mano libera di Stasi Giuseppe Gennaro - Roma, durata 1 30;
- Menzione speciale per il Soggetto straniero a Barbie di Asgari Ali, Iran, studente a Roma, durata 15;
- Menzione speciale per il Montaggio a Vodka tonic di Ivano Fachin Modica - Ragusa, durata 9, che si distingue anche quest´anno dopo il secondo posto con il corto "Tempus", nell´edizione CortoDino 2011.
Ai premi classici si è aggiunto questanno un premio speciale di particolare valenza sociale, in quanto è stato intitolato alla memoria del docente precario suicida Carmine Cerbera, insegnante di Disegno e Storia dell´Arte di Casandrino. Il riconoscimento è andato a La mia città di Domenico Manzo, di Torre Annunziata, durata 3. A consegnarlo, unitamente al preside del Liceo artistico de Chirico, Felicio Izzo, la moglie dello stesso prof. Cerbera, Ernestina Sorgente e la figlia Paola.
Nel corso della telefonata via Skype, Veronica De Laurentiis ha salutato calorosamente il pubblico intervenuto al Teatro San Francesco di Paola e conversato in diretta con Carlo Croccolo, che ha ricordato alcuni aspetti della vita del produttore, e con Filippo Germano, presidente dell´associazione Esseoesse.
Alla fine Veronica De Laurentiis ha voluto ringraziare quanti si prodigano per lorganizzazione del premio e ha lanciato un messaggio di augurio ai giovani filmaker partecipanti al concorso: Dico ai giovani autori di lottare per i loro sogni così come mio padre mi ha insegnato. Mi diceva sempre che nella vita, nel lavoro, non bisogna arrendersi e che si può anche cadere ma ci si deve rialzare. La chiave del successo, oltre che nel talento, è anche nella volontà, nella tenacia. In queste tue belle parole, Veronica, io ci rivedo anche Torre Annunziata - ha aggiunto Filippo Germano -, che, dopo la sua caduta in disgrazia sociale, sta ora provando a rialzarsi . Torre - ha replicato la De Laurentiis - è una bella città e ha conosciuto il successo economico e sociale. Può rialzarsi, deve rialzarsi, e ridiventare quella che era ai tempi di mio padre. E alla fine del collegamento insieme agli auguri finali è arrivata anche una promessa: Farò di tutto per essere presente lanno prossimo alla terza edizione del premio!
La kermesse è stata presentata dallo spigliato Francesco Alessandrella ed è stata allietata dagli artisti Pina Radicella, che ha divinamente incantato il pubblico con la sua esecuzione al pianoforte di un medley di colonne sonore tratte di film prodotti dalla De Laurentiis, e da Ferdinando Guarino, che ha cesellato con la sua ugola doro alcuni famosi brani dal repertorio classico napoletano, nonché dalle scuole di danza: Ballet Studio che ha presentato un passo a due tratto da film Serpico, e da Alma Rumbera che ha aperto la serata con il mambo El negro Zumbon, in omaggio a Silvana e concludendola, poi, sempre più alla grande, con un commovente medley di colonne sonore portanti composte da Nino Rota per il film Le notti di Cabiria.
Note di encomio alla organizzazione promotrice del Premio e i saluti ai convenuti sono arrivati da Luisa Stanzione, Assessore alla Cultura del comune oplontino. Da segnalare gli interventi e le premiazioni eseguite da mons. Raffaele Russo, che ha gentilmente ospitato la manifestazione, dal giornalista Federico Orsini e Luigi Trapani, presidente della Pro Loco Trecase.
NINO VICIDOMINI
(Nella foto di Ciro Miele, da destra: Felicio Izzo, Carlo Croccolo, Filippo Germano, Lorenzo Cammisa con alcuni membri della troupe, e Nino Vicidomini)