Lui ha 27 anni, lei 25. Non sono sposati ma convivono in casa con la madre di lui, insieme ad un figlio di 3 anni, a Torre del Greco.
Lui è un lavoratore marittimo, imbarcato per mesi in mare. Torna a casa dopo lunghe assenze e quando lo fa non c’è spazio per le carezze, solo per la rabbia. Picchia la compagna, insulta la madre, poco importa se il piccolo ne è testimone.
Le impone di non incontrare amiche, di isolarsi. Le tira i capelli, la prende a schiaffi, poi un colpo forte con quella sedia di plastica in cucina. L’afferra per il collo, le fa saltare un dente. Lei grida mentre la suocera filma tutto terrorizzata. Un video di pochi istanti, interrotto da un colpo secco alla pancia. Un calcio ben assestato la fa svenire. La ripresa si interrompe, scende il buio.
Qualcuno sente quelle grida strozzate e compone il 112. I carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco arriveranno in pochi istanti e per il 27enne scatteranno le manette.
Agli atti finiranno anche quelle registrazioni terribili, pochi secondi, mostrate ai militari durante la stesura della denuncia. Per le vittime lesioni ritenute guaribili in 5 giorni.
Per il marittimo le porte del carcere di Poggioreale. Risponderà di maltrattamenti in famiglia.