Oltre 3mila passeggeri hanno scelto il Frecciarossa per raggiungere Pompei e visitare gli Scavi archeologici. Da metà luglio (il 16 la prima corsa), con una media di più di 300 viaggiatori ogni domenica, il servizio si conferma "gradito" dagli utenti e così il Gruppo FS, che aveva avviato l'iniziativa di concerto con il Ministero della Cultura, ha deciso - in autonomia - di proprogarlo fino a tutto il 2024. Più di mille le prenotazioni per il mese di ottobre, compreso il “tutto esaurito” registrato ieri, domenica 15 ottobre.
Verranno inoltre effettuate corse straordinarie anche nei giorni festivi, come ad esempio il 1° novembre e l'8 dicembre prossimi.
Tutte le domeniche un Frecciarossa 1000 parte da Roma Termini alle 8.53 e in meno di due ore, con fermata a Napoli Centrale, arriva a Pompei alle 10.40. Ad attendere i viaggiatori diretti agli scavi c'è il bus-navetta Pompei Link. All’ingresso del Parco archeologico tanti i vantaggi riservati ai viaggiatori Frecciarossa. Anche il viaggio di ritorno è stato studiato con orari ideali per una buona esperienza, anche “giornaliera”: alle 18.40, infatti, parte da Pompei il Frecciarossa che arriva a Roma Termini alle 20.55, con fermata intermedia a Napoli Centrale alle 19.23.
«I dati testimoniano il grande successo di un’iniziativa in cui abbiamo creduto sin dal principio - commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano -. Siamo persone serie e facciamo le cose con gradualità, dopo una prima fase sperimentale abbiamo reso settimanale il collegamento e i fatti ci hanno dato ragione. In futuro, pensiamo di estendere ulteriormente il servizio. Pompei è un unicum nella storia del mondo - ha evidenziato ancora Sangiuliano -. Si tratta di un luogo che rappresenta la memoria non soltanto della nostra identità ma di tutta l’umanità. Oggi è diventato anche un modello di gestione e conservazione del patrimonio culturale, un esempio di cui andare fieri, come ha anche sottolineato la Commissaria UE per la Coesione e le Riforme, Elisa Ferreira, che di recente ha visitato con me il Parco archeologico».