Si è conclusa l'edizione 2023 del Pompei Street Festival, che per sei giorni ha animato la città mariana tra arte, cultura, musica, intrattenimento, cinema.
Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, lo aveva previsto e il bilancio finale ha confermato la proiezione. Il primo cittadino, durante la conferenza stampa di presentazione, aveva affermato che “quest’anno avremo gli alberghi pieni quasi al 100% e sarà difficile trovare una camera in città”. Sono state infatti oltre 20mila le persone che hanno visitato Pompei dal 27 giugno al 2 luglio.
“Sono particolarmente soddisfatto e felice per questa edizione che, rispetto agli anni scorsi, è passata da tre a sei giornate di eventi moltiplicando di fatto le iniziative realizzate, ma che ha soprattutto raddoppiato le presenze rispetto allo scorso anno - conferma l’ideatore e direttore artistico della kermesse, Nello Petrucci (foto) -. Il progetto stilato doveva ampliare il numero di giorni per creare i presupposti per programmare un valido periodo di permanenza in città per i turisti, ma non immaginavamo di registrare il sold-out nelle strutture ricettive, sia alberghiere che di ristorazione”.
Nella sola ristorazione l’incremento di presenze è stato del 30%, mentre alberghi, B&B e pensioni hanno dovuto rinunciare ad accettare ulteriori prenotazioni. A favore della kermesse anche il provvedimento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha consentito l’accesso gratuito ai musei e luoghi di cultura nell’ultimo weekend, regalando a Pompei il primato nazionale con 20.537 visitatori.
Tra le iniziative del Pompei Street Festival, oltre i concerti e il concorso internazionale sui corti e docufilm, grande successo quello collegato al messaggio di pace realizzato da quattro street artist all’interno del parco archeologico degli Scavi di Pompei. L’opera dell’artista Nello Petrucci, dal titolo “Blasted Harmony” ha ispirato un russo, un americano, un francese ed un’artista svizzera, nella composizione di altrettanti disegni di street art con il titolo “Ponte oltre i confini”, entrambe le realizzazioni puntano a promuovere la pace nel mondo e soprattutto a chiedere l’interruzione delle guerre nel mondo.