Il Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, con i suoi 2 milioni di visitatori ogni anno, è tra i luoghi di culto più più visitati in Italia. Un luogo di culto che accoglie oltre 2 milioni di visitatori ogni anno.
In particolare, migliaia di pellegrini giungono nella città mariana tra i mesi di maggio e ottobre, il periodo dell'anno più significativo per chi è devoto alla Madonna.
Proprio per questo, in virtù del maggior afflusso di persone, la società AUEXDE di Napoli ha collocato il primo defibrillatore proprio all'ingresso del complesso religioso, per poi proseguire con la sacrestia, la portineria, la biblioteca, la casina, la falegnameria e le sale Trapani e De Fusco.
Oltre 6.000 metri quadri assicurati per il pronto intervento in caso di arresto cardiaco improvviso e scongiurare così eventuali decessi.
"Cardioproteggere una struttura così ampia e così frequentata è stata una scelta etica ammirevole, perché il benessere dello staff e dei fedeli non deve mai essere compromesso - si legge in una nota -. I defibrillatori sono stati installati in una teca allarmata altamente funzionale e di design, proprio per rendere gradevole la loro presenza".
I defibrillatori installati sono anche dotati di connettività online 4G, che riduce i tempi di risposta e massimizza le possibilità d’intervento rapido.
In questo modo, le apparecchiature salvavita sono monitorate da remoto e accessibili 24 ore su 24, garantendo un sistema di primo soccorso altamente sostenibile ed efficace.
Tutti i dispositivi salvavita installati sono stati corredati da un pannello segnaletico personalizzato, ben visibile ma che non distoglie l’attenzione del visitatore dalla sacralità del luogo.
A completamento del progetto, sarà effettuato dall'azienda il training tecnico al fine di rendere familiare e consapevole l’utilizzo del DAE (defibrillatore automatico esterno) non solo a tutti i 120 dipendenti, ma su base volontaria anche a sacerdoti, religiosi e religiose.
I dispositivi sono semplicissimi da utilizzare, perché il soccorritore è supportato dalla voce guida che indica i passaggi da compiere. Inoltre, proprio per l’autonomia del defibrillatore nella diagnosi cardiaca, il soccorritore è esente da qualsiasi responsabilità.