Cadavere in una baracca, forse è omicidio. È stata aperta un'inchiesta sulla morte di un 52enne ucraino, ritrovato privo di vita in una zona agricola in località Messigno, a Pompei, nel tardo pomeriggio di ieri.
Sul posto sono giunti i poliziotti del Commissariato di Pompei, agli ordini della vicequestore Antonietta Palumbo, e il pm di turno Matteo De Micheli della Procura di Torre Annunziata. Dopo un primo esame esterno della salma da parte del medico legale, sono emersi alcuni segni al collo, compatibili con uno strangolamento.
Dunque, la salma è stata posta sotto sequestro e trasferita all'obitorio di Castellammare di Stabia, dove resta a disposizione della magistratura in attesa dell'autopsia.
Al momento non è esclusa alcuna pista, neanche quella del malore, ma solo l'esame autoptico potrà chiarire con certezza le cause del decesso. Nel frattempo, gli investigatori ascolteranno i primi testimoni. L'ipotesi più agghiacciante è che il 52enne possa essere stato strangolato al culmine di una lite.