Le chiavi della Città di Pompei al ministro della Cultura Dario Franceschini e cittadinanza onoraria al professore Massimo Osanna.
Mattina densa di emozioni a Palazzo De Fusco, sede del Comune mariano, dove c'è stata la cerimonia per i due riconoscimenti attribuiti al ministro e all'ex direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, attuale dg dei Musei italiani.
"Questo è un periodo particolare. Pompei ha ripreso la sua vita, nonostante la pandemia. Sono sindaco da un anno e mezzo - ha esordito il sindaco Carmine Lo Sapio -, abbiamo vissuto la ripresa di questa città. Ringrazio il ministro Franceschini per aver dato vita al Grande Progetto Pompei, una idea strategica che ha funzionato, e Osanna per averlo attuato. Senza offesa per nessuno, c'è stato un netto cambiamento nella gestione del sito archeologico, una discontinuità, e per questo abbiamo deciso di consegnare le chiavi della Città al ministro, così lo obblighiamo a passare per il Comune visto che ora ha le chiavi, e la cittadinanza a Osanna. Il professore è già cittadino pompeiano, lo è stato anche durante il suo periodo da direttore degli Scavi, ha vissuto la città".
"E' un grande onore per me - ha detto Franceschini, ringraziando il sindaco e il Consiglio comunale -. Prendo queste chiavi come un riconoscimento per me ma non solo, anche per tutte le persone che hanno creduto che fosse possibile questa storia di riscatto nonostante scetticismo e difficoltà. Dopo i crolli avvenuti negli Scavi alcuni anni fa, ero appena diventato ministro, è stata costruita una storia di riscatto che tutti i Paesi del mondo hanno potuto guardare. Ho visto prima difficoltà enormi poi, con il duro lavoro fatto, ci sono stati i riconoscimenti. Ci sono state parole di riconoscimento. Pompei era diventato un modello di bontà della spesa dei fondi europei. Ora c'è una seconda parte della sfida, ed è il Grande Progetto Pompei. Adesso bisogna che funzioni fuori, nella buffer zone. Pochi giorni fa è stato firmato il CIS (Contratto di Sviluppo Istituzionale) per l'area. Questo territorio è uno dei più belli del mondo. La sfida è che i visitatori non si fermino solo un giorno ma restino per portare ricchezza sul territorio".
"E' per me un grande onore aver ricevuto la cittadinanza onoraria - ha affermato Osanna -. Sono emozionato. I successi ottenuti sono frutto del lavoro di squadra, fra il gruppo della Sovrintendeza di allora e l'Unità Grande Pompei, che all'epoca era guidata dal generale Nistri. Abbiamo iniziato un lavoro di squadra nel gruppo della Sovrintendenza e poi con le Istituzioni del territorio, dal Tribunale di Torre Annunziata alle forze dell'ordine e i vigili del fuoco. Si è lavorato con un linguaggio comune per il riscatto del territorio. L'obiettivo è stato centrato, ci è stato riconosciuto anche a livello europeo e dalla Corte dei Conti italiana. Ci ha animato una grande, enorme passione. Non ci siamo mai risparmiati, ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con me e hanno consentito di realizzare questo obiettivo straordinario".
LE MOTIVAZIONI DEI DUE RICONOSCIMENTI
Francescini - «Per altissimi meriti civili e culturali conseguiti nella guida del ministero della Cultura, per il sostegno assicurato al Grande Progetto Pompei che ha cambiato il volto del sito archeologico e per aver indicato Pompei quale modello di intervento sul patrimonio culturale, individuandola come storia di rinascita e di riscatto»,
Osanna - «Per l’opera di promozione di iniziative culturali ed eventi artistici di rilevanza internazionale che hanno contribuito a rafforzare il legame tra gli Scavi e la città moderna».