Alle 17 di sabato 2 aprile, il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, presiederà la solenne celebrazione Eucaristica, durante la quale sarà data lettura del Decreto sulle Virtù eroiche del Venerabile Francesco Saverio Toppi, Arcivescovo Prelato di Pompei dal 1990 al 2001. Fu Papa Francesco, il 20 gennaio scorso, ricevendo in udienza il Cardinale Semeraro, ad autorizzare la promulgazione del Decreto di Monsignor Toppi.
Nato a Brusciano (NA) il 26 giugno 1925, Vincenzo (nome di battesimo) Toppi, all’età di quindici anni, divenne novizio cappuccino con il nome di fra Francesco Saverio. Dopo il periodo di formazione, il 7 luglio 1946, emise la solenne professione religiosa e il 29 giugno 1948 fu ordinato sacerdote. Nel luglio 1959, padre Francesco Saverio fu eletto Ministro Provinciale dei Cappuccini di Napoli, ruolo che rivestì, poi, per altre due volte, nel ’62 e nel ’65. Nel 1971 fu nominato Provinciale dei Cappuccini di Palermo e restò in carica fino al 1976, quando fu eletto Definitore Generale dell’Ordine. Nell’agosto 1983 fu nominato Superiore della comunità cappuccina e Maestro dei chierici a Nola.
Il 13 ottobre 1990, San Giovanni Paolo II lo nominò Arcivescovo Prelato di Pompei e Delegato Pontificio del Santuario fondato dal Beato Bartolo Longo. Il 7 dicembre 1990, a Pompei, con l’Ordinazione Episcopale ebbe inizio il servizio pastorale nella città mariana, che durò fino al 7 aprile 2001. Furono anni intensi di preghiera e predicazione nei quali Monsignor Toppi fu buon Pastore per i pompeiani e per i pellegrini che ebbero occasione di ascoltare la sua parola calda e dallo stile autenticamente francescano.
L’amore per la Madonna lo contraddistinse in tutta la sua esistenza. Grande fu, poi, il suo impegno per le opere di carità fondate dal Beato Bartolo Longo a sollievo di tante povertà, in particolare a servizio di orfani e figli dei carcerati.Al termine del suo mandato episcopale, dopo due anni trascorsi ancora a Pompei, si trasferì nel convento dei frati Cappuccini a Nola, dove si spense il 2 aprile 2007.
Ebbe numerosi incontri con persone di profonda interiorità e santità di vita, che ne influenzarono il cammino spirituale. In particolare furono significativiquelli con San Pio da Pietrelcina e con la Serva di Dio Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Di quest’ultima condivise la spiritualità dell’unità, coniugandola armonicamente con la sua spiritualità francescana.
Pompei, ricordando il Venerabile, prega costantemente affinché sia presto annoverato tra i Beati.Il fedele discepolo di San Francesco, così devoto alla Madonna del Rosario,scelse di riposare nella cripta del Santuario per fare – come scrisse – «da piedistallo al trono della Santissima Vergine».
MARIDA D'AMORA