Continua la protesta rivolta all’amministrazione comunale e alle istituzioni regionali dei comitati di Pompei contrari alla realizzazione dei sottopassi previsti dai progetti della rete ferroviaria dell’EAV.
In un comunicato dai toni decisi, a firma dei comitati “Pompei No Sottopassi”, “Associazione Crapolla Oltre”, “Pompei Futura”, “Comitato Cittadino Pompeiano” e dal “Consorzio Servizi Turistici Pompei”, si evidenziano le principali criticità del piano Eav e soprattutto la mancata risposta all’interrogazione presentata al governatore campano De Luca.
“Il progetto dei sottopassi rappresenta un modello di realizzazione ferroviario superato nella tecnologia, e comunque poco adatto ad un territorio noto come Valle di Pompei – si legge nel comunicato – che più che altrove presenta rischio di allagamenti, già verificatesi per le bombe d’acqua sempre più frequenti, e che potrebbero determinare una morsa mortale in occasione di rischi eruttivi e sismici che hanno caratterizzato le sorti di questa città oggi patrimonio dell’ UNESCO”.
Il progetto dei sottopassi è poi guardato con enorme sospetto e criticità anche dai territori limitrofi, come Poggiomarino e Striano, San Valentino Torio e Angri.
“È evidente che l’interscambio è previsto interrato, e portando in superficie la linea circumvesuviana interrata a Boscoreale, da Pompei in poi questo pregiudicherebbe la realizzazione di tali progetto, a meno di non voler ipotizzare una linea ferroviaria come una sorta di montagna russa – prosegue il comunicato – . Se poi l’interramento avvenisse dopo Pompei, su Poggiomarino, ove comunque vi sono 11 passaggi a livello, a maggior ragione si determinerebbe un sentimento diffuso di abbandono della collettività pompeiana da parte delle istituzioni regionali”.
“Se 10 anni fa la Regione Campania ha ritenuto di rivolgersi all’ archistar Peter Einsemann di New York per mettere mano alla progettazione delle circumvesuviana di Pompei, appare oggi utile un comitato tecnico scientifico con personalità del mondo accademico campano sulla progettazione della rete circumvesuviana fino a Sarno, compreso i paesi di Striano, San valentino Torio, Poggiomarino. La verità è che il progetto dei sottopassi si vuole realizzare solo per spendere i 67 milioni di euro di risorse pubbliche che rischiano di perdersi – conclude il comunicato –, poco importa se le opere da realizzare sono inutili o addirittura, come nel nostro caso un danno alla collettività”.