Questa mattina si è riunita la Centrale Operativa Comunale, dopo i dati allarmanti della situazione epidemiologica.
Una riunione a cui ha preso parte anche la dottoressa Loredana Scafato, responsabile dell’Uopc Ambito 5 che ha comunicato al Comune di Pompei i dati in possesso dell'Asl fino a ieri sera, differenziandoli anche per fasce d’età.
Al temine della riunione e considerando i dati dei contagi e le raccomandazioni regionali, l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare la chiusura delle scuole cittadine, di ogni ordine e grado per un'altra settimana. Scuole chiuse, quindi fino a domenica 21 febbraio.
"Non è mai semplice prendere una decisione del genere che penalizza soprattutto i bambini – ha affermato il primo cittadino Carmine Lo Sapio –. Non lo facciamo mai a cuor leggero, lo facciamo per tutelare la salute pubblica ed evitare che il contagio dilaghi ulteriormente. Purtroppo i dati che ci arrivano dall’Asl non sono rincuoranti. A differenza delle prima fase di circolazione del virus, stavolta l’incidenza tra i bambini e in generale in tutta la platea in età scolastica è alta e non possiamo non tenerne conto”.
Sono state anche altre le misure adottate, oggi e nei giorni scorsi, per contrastare il diffondersi del virus. Ieri, il primo cittadino ha disposto la chiusura delle piazze cittadine (Piazza Bartolo Longo, Piazza Immacolata, Piazza Falcone e Borsellino), nonché delle aree esterne del Centro Commerciale “La Cartiera” proprio per evitare la creazione di assembramenti, soprattutto vista l'imminente ricorrenza del Carnevale. Ribadito il divieto di assembramento su tutto il territorio comunale se non limitatamente a 4 persone appartenenti allo stesso nucleo familiare.
“Mi trovo costretto – ha concluso il sindaco Lo Sapio – a fare un ulteriore appello agli esercenti commerciali perché impongano il rispetto delle norme anticovid quali l'osservanza delle distanze di sicurezza, l'uso delle mascherine e, soprattutto, il rispetto degli orari di apertura e chiusura imposte dal Dpcm. Non bisogna dimenticare che l'Unità di Crisi ha inserito Pompei nelle città di fascia rossa, in cui il rischio è molto alto. Se tutti quanti faremo la nostra parte, forse, riusciremo ad evitare ulteriori misure restrittive. L'allerta è alta. L'Amministrazione farà la propria parte, le Forze dell'Ordine anche e lo hanno ribadito nel tavolo interforze tenutosi nei giorni scorsi. Molto dipende anche dal senso di responsabilità di cittadini di Pompei che sono certo faranno del proprio meglio”: