“Apprendo da organi di stampa che i tecnici della Rete Ferroviaria Italiana hanno svolto un incontro presso il Comune di Pompei per ridiscutere il progetto relativo all’Hub ferroviario. Un progetto che risulta tutt’oggi ancora altamente impattante, troppo cemento su un territorio già fragile”.
Ad affermarlo la senatrice pompeiana Virginia La Mura, capogruppo M5S in Commissione Ambiente. “La Commissione VIA del Ministero, sulla base della check list presentata da RFI, ha richiesto di avviare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per quest’opera invasiva anche dal punto di vista paesaggistico. Ricordo che tale procedura di VIA consentirà ai cittadini di presentare osservazioni nel merito e grazie all’emendamento a mia prima firma approvato nel Decreto Semplificazioni i tempi per la consultazione pubblica, che erano stati dimezzati, sono ritornati ad essere più lunghi dando a tutti la possibilità di esprimere proprie valutazioni. Quest’opera - continua la senatrice - è inserita nel Master Plan per il rilancio del distretto turistico e culturale che si intende realizzare intorno al sito Unesco di Pompei, Oplonti e Ercolano, e vede la realizzazione di opere ferroviarie per circa 400 milioni di euro per lo più incentrati sulla città di Pompei (l’HUB per un costo di circa 36 milioni di euro). Opere che vanno coordinate perché abbiamo la necessità di progetti che invoglino i turisti a rimanere il più possibile nel nostro territorio e non visitare solo i poli più famosi. In questi giorni abbiamo votato un ulteriore scostamento di bilancio per 9 miliardi di euro per far fronte alle esigenze della popolazione e dell’economia in questo terribile periodo".
La senatrice poi conclude: "Sento oggi più che mai di lanciare un appello alle forze politiche di seppellire l’ascia di guerra e dialogare. Abbiamo oggi bisogno di sobrietà e le opere pubbliche devono essere utili, efficienti e sopratutto gestite senza spreco di soldi! Auspico che per lo sviluppo della “Buffer Zone di Pompei” si possa avviare un dialogo politico come ho già fatto per il Sarno”.