“Pompei è una città famosa in tutto il mondo. Va amministrata come si deve e non deve più accadere che ogni due anni si scioglie il consiglio comunale”.
E’ l’affermazione di Pasquale Esposito, membro della segreteria provinciale del Partito Democratico e responsabile delle Autonomie Locali.
Il dirigente del Pd si deve incontrare nella giornata di oggi, 13 luglio, con il segretario provinciale del Partito Democratico, Marco Sarracino, per concordare insieme la strategia sulle iniziative da prendere nei confronti dei Circoli che presentano problemi nella scelta dei candidati al consiglio comunale e/o a sindaco per le prossime elezioni comunali.
“Su 28 comuni che devono andare alle elezioni a settembre, 7-8 di questi, dove è presente il simbolo del Partito Democratico, presentano situazioni delicate riguardo alle composizioni delle liste elettorali e/o alla scelta del candidato a sindaco. Tra questi Comuni figura anche Pompei, che richiede un intervento importante data la notorietà che riveste l’amministrazione di questa città nell’immaginario collettivo”.
Pasquale Esposito ha spiegato che a Pompei sono state sciolti in anticipo i consigli comunali legittimamente formati per ben due volte consecutive. Nell’ultimo caso Pietro Amitrano, iscritto al PD, è stato mandato a casa senza che fosse stata concordata un’iniziativa del genere con la segreteria provinciale. Inoltre - sempre secondo Esposito - alcuni componenti delle liste civiche che dovrebbero entrare in coalizione col PD (così come riportato da alcuni organi di stampa) non sarebbero in linea con gli orientamenti politici del partito.
Alla domanda se sussistono problemi anche riguardo alla designazione di Carmine Lo Sapio come candidato a sindaco di Pompei, la risposta è stata immediata: “Carmine Lo Sapio sta dietro ai problemi politici elencati – ha precisato Pasquale Esposito -. Lo Sapio dovrebbe negoziare con maggiore flessibilità le sue iniziative elettorali partecipando ad un tavolo politico della segreteria provinciale. “Molte volte – conclude Esposito - l’errore che commette il politico locale è quello di confrontarsi, prima di avviare un’iniziativa importante, con il consigliere regionale di riferimento e non con gli organismi sovracomunali del Partito Democratico.
(Nella foto, Pasquale Esposito)