Oggi pomeriggio, 9 giugno, è convocata presso l’Hotel Vittoria di Pompei l’assemblea plenaria di nuovi iscritti e soci storici di Confcommercio.
La crisi dovuta all’epidemia da Covid-19 e i riflessi negativi che ha comportato nell’economia generale di Pompei, ed in particolare nel settore del commercio e dell’accoglienza turistica, ha convinto gli imprenditori locali ad impegnarsi in forme associative autonome dalla politica, ma orientate al fronte comune nella richiesta di interventi di tutela da parte degli Enti Istituzionali (Comune, Regione e Città metropolitana di Napoli). Lo scopo è quello di partecipare da protagonisti consapevoli alla gestione del cambiamento, partita a livello amministrativo locale con il commissario Santi Giuffrè e che ha visto la parziale riduzione del traffico automobilistico nel centro di Pompei per favorire principalmente bar, ristoranti e pizzerie. Infatti, si è data loro la possibilità di occupare maggiore spazi pubblici al fine di supplire alla perdita di coperti nelle sale interne di ristorazione e lounge a causa del distanziamento sociale imposto dalla pandemia.
“Via Roma, che replicava nell’Era moderna la rinomanza commerciale dell’Antica via dell’Abbondanza, è diventata praticamente un deserto”, ha commentato Marco De Vivo, uno dei maggiori imprenditori del food del territorio, impegnato insieme ad altri nel dare nuovo impulso al fenomeno associativo della categoria dei commercianti. Anche in previsione del cambiamento imminente dell’assetto urbanistico (già progettato ma ancora parzialmente contestato) che dovrebbe incidere sui flussi d’ingresso ed uscita da Pompei di visitatori e turisti diretti agli Scavi, al Santuario della Madonna del Rosario, e alle stesse strutture ricettive e commerciali che, per la loro rinomanza, erano diventati un motivo aggiuntivo d’attrazione turistica.
Ora si tratta principalmente di dare vitalità alla Confcommercio locale con l’elezione di un direttivo e di un presidente, da affiancare a Confesercenti e Difendiamo Pompei (associazione costituita prevalentemente da imprenditori del settore del food & beverage) nella difesa di legittimi interessi.
A tal proposito va sottolineata la presenza nel settore del commercio pompeiano (specialmente della ristorazione) di un ceto di giovani emergente e creativo (composto anche da non pompeiani) che ha alimentato, con nuove idee e modi di pensare, l’innovazione del comparto, Tra gli iscritti a Confcommercio sono molti a sostenere che l’elezione del nuovo presidente debba riflettere il clima di cambiamento che si respira in città.