A cura della Redazione

L’esperienza del progetto “Piantiamo”, che ha visto protagonisti ragazzi disabili (con problemi di autismo, alla sindrome di Down) del territorio di Pompei li ha portati, in questi giorni in cui la pandemia aggrava la solitudine dei diversi, a diventare attori della cura di un orto sinergico nello spazio adiacente al Centro Medico di Riabilitazione di Pompei in via Statale 145, con la guida virtuale dei formatori dell’associazione “Fuori dal Seminato”: Linda, Lucio, Marina, Mirko, Roberto, Sandra.

E’ stato così creato un ponte virtuali di conoscenze agricole che rafforza il legame umano che si è creato tra gli operatori sociali dell’area orientale di Napoli fino al centro di Pompei, dando vita all’orto sociale “sinergico”, a guida virtuale che ha coinvolto nel progetto i ragazzi disabili insieme ai loro genitori.

L’attività di produzione agricole alle spalle del centro di riabilitazione, che l’anno scorso ha portato alla produzione di spezie ed aromi, si è per forza di cose bloccata in questa primavera  complicata a causa del coronavirus. Si è così partiti con  videochiamate settimanali con cui sono state impartite istruzioni per la messa a dimora, in vasi ed altri contenitori, di piantine di ortaggi partendo dalla semina di fagioli e proseguendo nel riutilizzo di scarti di insalata, cipolla e carote. Un messaggio indiretto a chi non dà valore agli “scarti” nell’orto come al valore inclusivo di ogni realtà sociale.

Manca nel corso del rapporto la vicinanza fisica ma la tecnologia serve proprio a superare le distanze, così è partito, quasi per caso, i progetto “Piantiamo Resilienza”, che punta  a trasferire competenze, abilità ma soprattutto intende creare spazi di socialità proponendosi opportunità formativa che potrebbe sostenere possibilità  d’inserimento lavorativo per giovani nella coltivazione dell’orto, realizzando infusi e tisane, essiccando e creando confezioni regalo delle erbe officinali coltivate.