"Si comunica alla cittadinanza che la Croce Rossa Italiana, in collaborazione con il Centro Operativo Comunale, è l’unica associazione autorizzata ad operare per conto dell’Amministrazione per la raccolta di generi alimentari a sostegno delle famiglie più bisognose ed in difficoltà economiche”. E’ il post del Comune di Pompei pubblicato su Facebook che ha suscitato più di una perplessità nei residenti e, specialmente, in quanti di loro che operano, a vario titolo, nel mondo del volontariato, che si sono sentiti privati del giusto riconoscimento pubblico di partecipazione all’attività di assistenza a soggetti bisognosi.
Basti dire che, se tutto va bene, inizia oggi la consegna della spesa e dei medicinali alle famiglie delle persone in quarantena.
Tra l’altro, dallo stesso profilo social del comune di Pompei è stata trasmessa un’intervista al commissario prefettizio Santi Giuffré, che dirige la macchina amministrativa mariana dalla sua residenza milanese, che ha spiegato che a Pompei le cose procedono regolarmente.
Il commissario ha ringraziato gli operatori della macchina amministrativa comunale, e specificatamente quelli delle Polizia Municipale che dirigono il volontariato (ha citato, oltre alla Croce Rossa, l’Unitalsi e il Forum dei Giovani). Conclusione: si registra uno “strabismo” evidente della comunicazione riguardo agli interventi sul territorio che sarebbe opportuno correggere.
Per concludere, bisognerebbe riconoscere il contributo di associazioni come Civitates che ha dato la sua disponibilità e, a quanto pare, nei prossimi giorni collaborerà per la somministrazione dei pacchi alimentari alle circa 300 famiglie più bisognose di Pompei.