È stato grande l’impegno profuso, nonostante le oggettive difficoltà imposte dall’emergenza Coronavirus, da insegnanti e alunni del 2° Circolo Didattico di Pompei, diretto dalla Prof.ssa Anna Maria Cioffi, nella realizzazione di disegni, cartelloni, ricerche, libretti e altro per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua. Per tutta la settimana, grazie alle tecnologie utilizzate per la didattica a distanza, gli insegnanti hanno fornito agli alunni le spiegazioni e i modelli necessari per lavorare intorno all’importante tema dell’acqua.
Restando sull’attualità della pandemia che ci sta colpendo, per i piccoli della Scuola dell’Infanzia si è cominciato dal modo giusto di lavare le manine: attraverso un gioco interattivo i bambini imparano a farlo accuratamente sì, ma senza sprecare acqua.
Le insegnanti di religione hanno raccontato la storia dell’Arca di Noè ed i piccoli alunni della scuola dell’infanzia hanno realizzato simpatici animaletti, usando come modello le proprie mani.
Grazie alla collaborazione delle famiglie, chiuse in casa per le disposizione governative, i bambini hanno anche colorato simpatiche schede sulla storia di Gocciolina, sul ciclo dell’acqua, rielaborati anche in modalità digitale.
Gli alunni delle prime classi di Scuola Primaria hanno realizzato cartelloni e libretti per spiegare l’importanza dell’acqua nella vita delle persone e del Pianeta, utilizzando tecniche e materiali diversi, tra cui anche oggetti riciclati.
Anche gli alunni diversamente abili, grazie al sostegno dei familiari, sono stati coinvolti in questa iniziativa, con attività specifiche.
I ragazzi più grandi hanno svolto ricerche rifacendosi anche alle linee guida dell’ONU per la Giornata Mondiale dell’Acqua, riassunte nella 4R: ripristino, riutilizzo, riduzione e resilienza. Si sono esercitati in acrostici e composizione di poesie. Hanno, inoltre, ragionato sull’inquinamento dell’acqua e sulle sue conseguenze, ripensando allo stesso tempo alla necessità di ridurre il consumo spropositato che se ne fa e proponendo azioni per ridurne lo spreco.
Gli alunni che svolgono l’insegnamento integrato in lingua inglese (CLIL) hanno svolto i medesimi compiti utilizzando proprio questa lingua.
Grazie ai social media tutti i lavori degli alunni sono stati condivisi (https://urly.it/353cr) per sentirsi ancora una comunità, nonostante la distanza.
Un’esperienza positiva per tutti che conferma come l’utilizzo delle nuove tecnologie possa dare continuità, in una modalità certamente diversa e mai sperimentata prima, all’insostituibile ruolo educativo e formativo della scuola.