Si è concluso con la messa in sicurezza delle Regiones I, II e Iii, il piano straordinario di salvaguardia delle strutture archeologiche della città antica di Pompei, avviato nel 2014 con il Grande Progetto Pompei.
Nella Regio I si trova anche la Casa degli Amanti di cui in questi giorni si è tanto parlato per il suo pregio ma anche perché sono in molti a non averla ancora vista perché era chiusa dagli anni '80, ossia dal terremoto dell’Irpinia che ne danneggiò le strutture.
La Direzione del Parco Archeologico di Pompei ha fatto il resoconto dell’iniziativa comunicando che in questi ultimi cinque anni sono stati eseguite 76 opere pubbliche relative ai 5 piani di intervento progettati appositamente per il Grande Progetto. Tra esse figurano 51 per il piano delle opere (interventi su strutture archeologiche), 8 per il piano della conoscenza, 2 per il piano della sicurezza, 7 per il piano della capacity building, 8 per la fruizione e comunicazione.
75 sono gli interventi conclusi, di cui solo 5 cantieri sono ancora in corso ma esclusivamente per le fasi di collaudo. Ora bisogna dare impulso alle opere di valorizzazione dell’area intorno ai parchi archeologici vesuviani riconosciuti come patrimonio Unesco (buffer zone), per i quali non esistono finanziamenti specifici ma solo progetti, tra i quali dovrebbe essere finanziato e partire a breve quello dell’hub ferroviario.