L'immediatezza con cu il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, dopo le dimissioni di 11 consiglieri comunali di Pompei, ha avviato lo scioglimento del consiglio comunale e nominato Commissario prefettizio la figura autorevole dell’ex prefetto Santi Giuffrèper la provvisoria amministrazione di un Comune tirato fuori con i denti dal dissesto finanziario, dimostra la straordinaria attenzione per una città che nonostante la grande notorietà archeologica e religiosa non gode, da oltre un ventennio, di una dirigenza politica all’altezza del compito.
Al di là dei commenti sulla crisi che, nel bene o nel male, riguardano le dinamiche interne del Partito Democratico pompeiano, che dopo un lungo commissariamento ha inaugurato la segreteria cittadina unitaria mandando a casa il sindaco che aveva prima avallato come persona del PD.
L’attenzione che il Prefetto di Napoli ha avuto per Pompei è evidente nel valore del personaggio prescelto, che anche se per un breve periodo alla guida dell’Amministrazione locale, potrebbe incanalarla finalmente sui binari dell’efficienza e della legalità. Parliamo (nel caso di Santi Giuffrè) di un funzionario pubblico che è stato alla Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.), dove ha ricoperto il ruolo di vice direttore presso il Centro Operativo di Palermo.
Successivamente è stato alla Direzione del Centro Interprovinciale Criminalpol Sicilia Occidentale (Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta). Dal 3 luglio 2000, Santi Giuffré è stato questore di Caltanissetta e quindi alla Direzione della Questura di Sassari, poi di Messina e, nel 2008, nominato questore di Reggio Calabria. Il 10 luglio dello stesso anno Giuffrè fu promosso alla qualifica di Dirigente Generale della Polizia di Stato. Il 1° aprile del 2009 ha assunto la Direzione della Questura di Napoli, dove è rimasto fino al 25 febbraio 2011.
Il nostro è stato solo un breve accenno al vasto e lodevole curriculum dell’uomo di Stato, per dire che finalmente a Pompei arriva il personaggio autorevole necessario a superare un periodo delicato della sua vita amministrativa. Stanno di fatto per partire iniziative nelle opere pubbliche che dovrebbero cambiare il volto della città, ed essere svolti concorsi pubblici per l’assunzione di giovani al Comune che si spera possano dare slancio ad un’Istituzione impantanata nelle sabbie mobili.
Una persona come Santi Giuffrè potrà sicuramente conferire cambiamento, legalità e trasparenza necessaria per far volare insieme al buon nome della città la sua economia, che è la parte sana e creativa sul piano dell’accoglienza turistica, e attende solo di essere amministrata da soggetti dotati di professionalità specchiata e soprattutto di autentico senso del dovere.