Il nuovo corso del Partito Democratico, che con una maggioranza bulgara ha confermato (perché alla fine di conferma si tratta) il primato e la linea politica di Carmine Lo Sapio, diventa evidente dal post odierno sui social del consigliere comunale Bartolo Martire (che nel prossimo consiglio comunale si avvicenderà con Lo Sapio jr nel ruolo di capogruppo Pd) sul ritardo riguardante l’allestimento delle luminarie.
Si punta, con iniziative del genere, a strappare dalle mani dell’opposizione il registro delle critiche e lamentele per viaggiare da ora in poi con i piedi in due scarpe diverse, quella di partecipazione alle decisioni della maggioranza e l’altra che riguarda le critiche sui risultati del giorno dopo, che dovrebbe essere di pertinenza istituzionale della componente politica che siede sui banchi della minoranza.
Qualcuno a questo punto dovrebbe formulare la domanda se il sindaco Pietro Amitrano è ancora iscritto al Partito Democratico e se la sua segreteria cittadina lo considera, come tale, membro di diritto del proprio direttivo. Per cui una critica, anche se legittima, dovrebbe avere un corso interno (al Partito, all’Amministrazione o in entrambe le sedi istituzionali). Il tutto perché probabilmente per i pompeiani è importante sapere la data in cui brilleranno nel centro (come succede da qualche tempo) le luci di Natale ma è ancora più importante sapere se quella vigente è un’amministrazione che sta preparando progetti o, invece, sta preparando valigie.